Hacker arrestato, spiava la procura di Firenze. Aveva la password di 21 magistrati su 25

– Era in possesso di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Firenze. La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano, arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del ministero della Giustizia. (LA NAZIONE)

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Carmelo Miano, l'hacker 24enne di Gela, resta in carcere e l'inchiesta resta per competenza territoriale a Napoli. (ROMA on line)

Se siamo ostaggio degli spioni, che siano funzionari corrotti, ufficiali spregiudicati, dipendenti di banca spioni o semplici hacker, è anche colpa nostra. Prendete ad esempio Carmelo Miano, il pirata informatico 24enne arrestato dalla Procura di Napoli con l'accusa di aver violato i server del ministero della Giustizia, definiti dai pm partenopei (a loro volta spiati) una specie di colabrodo. (il Giornale)

Napoli, l'hacker Carmelo Miano resta in carcere: nel mirino (dopo Gratteri) anche la mail di Raffaele Cantone

Era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. Ha proporzioni gigantesche l’azione di hacking del 24enne arrestato per essere entrato nei server di alcune procure. (Il Fatto Quotidiano)

Carmelo Miano è entrato nella Posta di 46 Magistrati tra cui Nicola Grattieri! E La MFA? Il giovane hacker di 24 anni Carmelo Miano è stato arrestato a Roma dopo aver violato numerosi account e sistemi informatici della Procura di Napoli (Red Hot Cyber)

I giudici dell’ottava sezione del tribunale del Riesame di Napoli questa mattina hanno confermato la misura cautelare eseguita l’1 ottobre scorso nei confronti dell’hacker siciliano ventiquattrenne Carmelo Miano, arrestato a Roma nell’ambito di una indagine della polizia postale coordinata dai magistrati del pool cybercrime della Procura di Napoli. (Corriere della Sera)