“Mega-inciucio su Bruxelles solo per blindare le poltrone”. Parla l’europarlamentare M5S, Palmisano
Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, alla fine è stata raggiunta l’intesa tra Popolari, Liberali e Socialisti, sul via libera ai vicepresidenti esecutivi di Ursula von der Leyen. Se l’aspettava? “Non è una sorpresa, già in passato i Socialisti hanno ingoiato tantissimi rospi senza batter ciglio, ma stavolta si è passato il segno. Si assumono la responsabilità di aver messo il sigillo sulla Commissione più a destra della storia europea. (LA NOTIZIA)
La notizia riportata su altre testate
La nomina di Fitto come commissario con dignità di vicepresidente esecutivo è un successo per l’Italia di Giorgia Meloni e non so… (la Repubblica)
Il primo è la nomina di Raffaele Fitto, uno dei migliori elementi in circolazione nel non altrettanto nutrito panorama politico italiano: competente, rispettato, europeista, un democristiano che avrebbe potuto tranquillamente militare nel medesimo partito di Paolo Gentiloni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I dem, a Bruxelles così come a Roma, cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno. (il manifesto)
Eppure fino alle ore prima il via libera della Commissione Regi dell'Europarlamento (competente per la delega di Fitto) c'è stata una frenetica attività per affossare il candidato dell'Italia con un'incredibile colpo di scena all'ultimo minuto. (il Giornale)
È sicuro che in questo momento nell’alveare della politica italiana l’argomento più gustoso della discussione sia a chi toccherà il ministero di Raffaele Fitto, poltrona di serie A per le competenze sul Pnrr e i tanti fondi in dotazione. (L'Eco di Bergamo)
Ma ora per Giorgia Meloni si apre la questione della sostituzione di un ministro chiave del suo esecutivo (e del suo partito), e dell'affidamento delle deleghe pesanti che gli aveva affidato: la guida del Dipartimento per gli Affari europei, la delega per il Sud e le politiche di coesione e - last but not least - la gestione del Pnrr. (il Giornale)