Violenza di genere, a Torino le attiviste leggono i nomi delle donne uccise nel 2024: acceso un falò in piazza Castello
I due cortei organizzati da Non una di meno a Torino in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si sono conclusi in piazza Castello, dove si sono uniti in un unico presidio. Nel cuore del grande cerchio formato dalle manifestanti, è stato acceso con dei bancali di legno un falò. Alcune attiviste hanno letto i nomi delle donne uccise nel corso del 2024, nomi riportati anche su un lungo striscione fucsia che è stato tagliato in modo da formare un pañuelo, il fazzoletto indossato dalle attiviste, per ogni vittima. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Torino, Non una di meno scende in piazza per il 25 novembre A Torino, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre 2024 le attiviste di Non una di Meno hanno sfilato per le vie della citta' ANSA/JESSICA PASQUALON (Il Mattino di Padova)
17enne, ad essere stato scelto come testimonial conclusivo di un ciclo di incontri fra i carabinieri e i ragazzi del liceo artistico 'Cottini', a Torino, nel quadro delle iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: una frase e un disegno che, come spiega la giovane, vuole essere "un messaggio di speranza". (La Repubblica)
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Regione Piemonte ribadisce il suo impegno a sostegno delle donne vittime di tutte le forme di violenza.. (Virgilio)
Un tappeto rosa viene srotolato in piazza Castello quando mancano dieci minuti alle 21. Una ragazza si commuove. Dice: «Sono 106. Dopo Giulia Cecchettin non è cambiato niente». L’ultima a Torino si chiamava Roua Nabi, è stata uccisa dall’ex marito lo scorso settembre. (La Stampa)
Al grido «Che tremi ogni fascista, oggi Torino è transfemminista», nel giorno dedicato alla violenza contro le donne sono stati organizzati due cortei lanciati da «Non una di meno»: uno da San Salvario e un secondo da Aurora. (La Stampa)
I vigili di prossimità tengono corsi per sensibilizzare al riconoscimento del fenomeno, a partire dai dipendenti del gruppo Stellantis. Riapre la casa rifugio per le vittime di violenza. (La Stampa)