Medio Oriente, Tajani: "Noi non mandiamo armi ad Israele dal 7 ottobre, abbiamo un piano per il dopo cessate il fuoco"

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Guerra tra Gaza e Israele

"Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare a Israele perché è la legge che lo prevede. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente, dopo attenta valutazione, sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione". Lo ha assicurato il vicepremier, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del lancio e della presentazione del progetto "Food for Gaza" a Genova (la Repubblica)

Su altre fonti

A Gerusalemme, Antonio Tajani ha parlato con il collega israeliano, durante il viaggio che lo porterà a visitare anche il primo ministro Benjamin Netanyahu. “Al mio collega ho confermato la solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas”, ha detto il ministro secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina. (L'Opinione delle Libertà)

Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara. "La reazione di Israele è stata al di là di quella che doveva essere, abbiamo sempre detto che era inaccettabile quanto accadeva, anche alle truppe Unifil. (La Provincia di Cremona e Crema)

Già di suo, la recente decisione del governo italiano di sospendere la fornitura di armi a Israele rappresenta un grave errore strategico, con ripercussioni negative sulla credibilità internazionale. Mentre Israele si trova impegnato in una lotta costante per la propria sicurezza contro gruppi terroristici come Hamas e Hezbollah, l’Italia ha scelto di adottare una posizione ambigua e in contrasto con gli interessi di lungo termine dell’Occidente in Medio Oriente (Nicola Porro)

VIDEO Tajani spiega la proposta italiana sulla missione Unifil: "Piace a Israele e Libano"

Lo rende noto la Farnesina. Nel corso della visita sono previsti incontri con il Primo Ministro, Benyamin Netanyahu, e il Ministro degli Esteri, Israel Katz, e, a Ramallah, con il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa (GUERRA IN MEDIORIENTE, GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). (Sky Tg24 )

"La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell'Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. A nord del fiume una presenza consistente dell'esercito regolare libanese e poi soltanto più a nord dell'esercito regolare libanese avere una presenza di Hezbollah, in modo da tener molto lontane dal confine di Israele eventuali iniziative delle milizie sciite e di Hezbollah". (L'Unione Sarda.it)

Il ministro degli Esteri parla al G7 Sviluppo a Pescara: "A Gaza serve il cessate il fuoco" (LAPRESSE)