Edoardo Leo: «Se al ristorante passa una donna e gli altri al tavolo fanno commenti terribili, io mi alzo e me ne vado»
Questa intervista a Edoardo Leo è pubblicata sul numero 46 di Vanity Fair, in edicola fino al 12 novembre 2024. Eccolo, uno dei talenti più a lungo incompresi, tra i pochi papabili eredi di Alberto Sordi. Cinquantadue anni, venti di «gavetta» (dice lui) e gli ultimi dieci in accelerazione costante: la commedia come «principale datore di lavoro», il teatro come «dovere civile», la regia come «rischio necessario». (Vanity Fair Italia)
Su altre fonti
Dal 14 novembre al Cinema Leo racconta la storia dei novelli Iago (Leo stesso), Otello (Jawad Moraqib), Desdemona (Ambrosia Caldarelli), Emilia (Antonia Truppo) nel 2001 (in tv le Torri Gemelle vengono colpite) in un contesto di malavita del litorale laziale in cui si riconosce la zona tra Anzio e Nettuno. (Il Clandestino Giornale)
Lo avevo immaginato come debutto, ma sarebbe stato un azzardo”. – “Ho iniziato a scrivere questo film prima dell’esordio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'uscita è prevista per il 14 novembre. (ComingSoon.it)
Ambrosia Caldarelli porta senz'altro un nome unico, che la mamma le ha dato in onore di una poesia di Charles Baudelaire. (Cosmopolitan)
Il film nelle sale dal 14 novembre porta questa storia fatta di violenza, sopraffazioni, tradimenti, razzismo, maschilismo, femminicidi nel mondo criminale romano dei primi anni 2000. Edoardo Leo: nel mio Otello contemporaneo la violenza dei femminicidi Roma, 9 nov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La storia di un viaggio. Parlano da soli, quando ci riescono. (La Stampa)