A bordo con don Mattia, il cappellano di Mediterranea

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Migranti Guerra tra Gaza e Israele

L’ong Mediterranea saving humans è in mare per una nuova missione con la nave Mare Jonio, affiancata dal veliero della Cei Migrantes. In navigazione da venerdì, ieri sono attraccati a Pozzallo dopo il terzo salvataggio di migranti. Sulla Mare Jonio c’è il cappellano di bordo, don Mattia. Può raccontarci l’attuale missione, numero 18? Ci sono stati 3 salvataggi. Nel primo il nostro team ha svolto solo la stabilizzazione dell’imbarcazione in distress, il salvataggio in sé è stato fatto dalla guardia costiera italiana. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Era partita solo ieri mattina e grazie alla segnalazione dell’aereo civile Colibrì di Pilotes Volontaires e al supporto della barca a vela di Fondazione Migrantes, i volontari della Mare Jonio hanno individuato e soccorso 67 persone in pericolo di vita che si trovavano a bordo di una barca in legno che stava per affondare. (Trapanioggi.it)

Altri 79 migranti sono giunti a Lampedusa dopo che i barconi sui quali viaggiavano sono stati intercettati e bloccati dalle motovedette Cp311 della guardia costiera e V1104 della guardia di finanza. Sul primo, salpato da Sidi Mansour in Tunisia, c’erano 46 (5 donne e 3 minori) tunisini. (Giornale di Sicilia)

Parte dalla Fondazione Migrantes di Fano l’idea di affiancare alla missione ‘Sar’ (ricerca e soccorso) di Mediterranea Saving Humans, partita venerdì notte da Trapani, una barca d’appoggio organizzata congiuntamente alla Conferenza episcopale italiana, per far sentire ai volontari e ai migranti salvati dai marosi, la vicinanza della Chiesa. (il Resto del Carlino)

Lampedusa, sei sbarchi in poche ore: 210 migranti sull’isola

Centodieci migranti sono giunti, fra la notte e l’alba, a Lampedusa. Cinque le imbarcazioni soccorse dalla guardia costiera, guardia di finanza e dalla ong Trotamar III. (Giornale di Sicilia)

«Un gommone ci ha accompagnati per più di 3 ore, dopo che siamo partiti da Zawiya. Un modo per garantire maggiore sicurezza alle persone che sono disposte a pagare di più il «servizio aggiuntivo». (Giornale di Sicilia)

Sul primo, salpato da Sidi Mansour in Tunisia, c’erano 46 (5 donne e 3 minori) tunisini. Anche loro sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. (Grandangolo Agrigento)