Occhi puntati sulla cometa del secolo

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La cometa non periodica C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, è attualmente visibile a occhio nudo, ma sta rapidamente diventando più debole poiché si allontana dalla Terra e dal Sole. Per vederla dall’emisfero settentrionale, è necessario guardare in direzione ovest, tra la costellazione del Serpente e quella di Ofiuco, a metà strada tra Venere e la stella Arturo, circa 45 minuti dopo il tramonto. A partire da domenica 20 ottobre, visto che la Luna è in fase calante, il cielo sarà gradualmente più scuro, offrendo un’ultima buona opportunità per vederla a occhio nudo. (Global Science)

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La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS continua ad incantare appassionati di astronomia e non, mentre foto e video dell’oggetto celeste non smettono (a ragione!) di inondare i social network. Bellissime immagini sono state scattate dall’astrofilo Nello Ruocco la sera del 21 ottobre, che catturano anche l’anticoda della cometa. (MeteoWeb)

Tsuchinshan deriva da Zǐjīn Shān, 紫金山 = montagna viola, dove si trova l'osservatorio che ha scoperto il corpo celeste. ATLAS deriva dal sudafricano "Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System" (ATLAS), che poco dopo la sua scoperta ha escluso l'ipotesi che si trattasse di un asteroide. (MeteoSvizzera)

La sera di domenica 20 ottobre la "cometa del secolo" C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è stata fotografata nel cielo dei Castelli Romani. Gli oltre 1.000 scatti sono stati uniti in un video time lapse che mostra l'astro chiomato mentre scende sull'orizzonte occidentale. (Fanpage)

Sono gli ultimi giorni per osservare nei nostri cieli la “cometa del secolo” C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. La cometa più luminosa dell'ultimo decennio nel nostro emisfero, proveniente dalla lontana nube di Oort ai confini del Sistema Solare, è sopravvissuta al perielio il 27 settembre e ha dato spettacolo nel momento di massima vicinanza con la Terra del 12 ottobre a 70 milioni di km dal nostro pianeta, giorni in cui ha raggiunto il massimo della sua luminosità diventando visibile anche a occhio nudo in cieli particolarmente bui. (Geopop)