WOMEN AND THE CITY, PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Advertisement WOMEN AND THE CITY, PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL Una riflessione comune per favorire le prospettive di genere e immaginare città eque: 4 giorni di festival, con 150 ospiti per 12 panel e 50 eventi in 16 location Advertisement TORINO SALA BOBBIO, Ex Curia Maxima / ULTRASPAZIO CLUB / POLO DEL ‘900, PALAZZO SAN DANIELE / CIRCOLO DEI LETTORI / POLITECNICO / PRIMA INDUSTRIE SPA / SOCIALFARE/ CUS TORINO / BIBLIOTECA ORDINE AVVOCATI DI TORINO / SALA COLONNE CASCINA MARCHESA / OFF TOPIC / TEATRO GOBETTI / CASA MUSEO CAROL RAMA Si terrà dal 12 al 15 ottobre 2023 la prima edizione del festival Women and The City, l’appuntamento ideato dall’Associazione Torino Città per le Donne per promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali, rendendo gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. (politicamentecorretto.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le città sono lo specchio… (La Stampa)

Comincia il 12 ottobre e termina domenica il Festival Women & the City l’appuntamento ideato dall’Associazione Torino Città per le Donne per promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali, rendendo gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. (Corriere della Sera)

Si apre a Torino il primo festival interamente dedicato a donne e città per ripensare gli spazi e le pratiche cittadine rendendole accessibili e inclusive. (Città di Torino)

Una mattinata tutta dedicata a cosa significa concretamente progettare e ripensare una città a misura di donna, inclusiva e sicura. Si progettano città sicure, in cui le donne possano essere davvero libere, di spostarsi, di lavorare, di divertirsi, di vivere lo spazio pubblico. (La Stampa)

Il progetto è a cura di Torino Città per le Donne, con il patrocinio del Comune di Torino. Due giorni di incontri con giornaliste, docenti, sociologhe, project manager e tante altre personalità per ripensare gli spazi e le pratiche cittadine rendendole accessibili e inclusive . (Polo del '900)

Lo sa bene la filosofia da Aristotele in poi passando per Rousseau per arrivare a Florenskij. Non c’è neanche una donna fra loro. (La Stampa)