Paolo Borsellino: 5 libri per non dimenticare

Era il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, quando un rombo sconvolse una normale giornata di via D’Amelio, a Palermo. Una Fiat 126 imbottita con cento chilogrammi di esplosivo detonò uccidendo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina. Erano passati solo 57 giorni dalla strage di Capaci, in cui perse la vita l’amico e collega Giovanni Falcone (Panorama)

Ne parlano anche altri media

L'anniversario. L'antimafia dei tradimenti e l'indifferenza Questa antimafia, spesso più che talvolta, delle carriere e dei tradimenti. Questa antimafia che si è organizzata in correnti, in caste, in fazioni. (Livesicilia.it)

Sono passati 32 anni dalla strage palermitana di via D’Amelio nella quale, oltre al magistrato Paolo Borsellino, morirono cinque agenti della sua scorta. (Il Sole 24 ORE)

"La tremenda strage di via D'Amelio, 57 giorni dopo l'attentato di Capaci, ha costituito l'apice della strategia terroristica condotta dalla mafia. Le Istituzioni e i cittadini lo hanno impedito. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Meloni, le parole su Borsellino 32 anni dopo la strage di via D'Amelio

Una Fiat 126 imbottita di esplosivo spezzò la vita del magistrato a soli 57 giorni dall’omicidio del collega Giovanni Falcone a Capaci. (LAPRESSE)

Il loro coraggio e il loro impegno per la giustizia e la legalità rimangono un faro di speranza e determinazione per tutti noi. Ricordiamo con rispetto e commozione il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina, che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. (Adnkronos)