Ruffini lascia Agenzia delle Entrate: “Non siamo estorsori di un pizzo di Stato, non scendo in politica ma parlare è un diritto”
Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate. "Mercoledì ho visto il ministro Giorgetti per avvertirlo dell’intenzione di rimettere il mandato e consentire così il regolare passaggio di consegne con chi sarà chiamato a succedermi", ammette. E cerca di spiegare anche il motivo: "Perché è l’unico modo per rimanere me stesso. Sono un avvocato che da tanti anni scrive e partecipa a incontri pubblici su ciò che ci unisce, come la Costituzione e l’uguaglianza. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Pare passato un secolo, eppure solo pochi mesi fa, a sinistra, si parlava del modello «Front national» o della «Kamala italiana» cercando fuori ciò che si voleva essere in casa. (La Stampa)
Ad Ernesto Maria Ruffini - attuale direttore dell’agenzia delle Entrate – di federazioni poi ne sono state attribuite ben due: quella dell’intero campo largo e quella, più piccola, del solo centro. Ma l’accoglienza che la notizia riceve in Parlamento è tutt’altro che cal… (L'HuffPost)
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha deciso di lasciare il proprio incarico. Le dimissioni sono ormai ufficiali: Ruffini ha già avuto modo di comunicare le sue intenzioni al Ministro Giorgetti. (Virgilio Notizie)
Ma non scioglie fino in fondo le riserve sul suo futuro in politica. Finita una telenovela (breve), ne inizia forse un'altra: Ernesto Maria Ruffini si dimette dalla direzione della Agenzia delle Entrate, come richiesto da più voci nella maggioranza dopo le indiscrezioni di stampa che lo volevano prossimo leader dei centristi vicini al Pd. (Liberoquotidiano.it)
"Il clima è cambiato", dice in una intervista al Corriere della Sera. Il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia l'incarico. (Tiscali Notizie)
È bastato che lunedì il direttore dell’Agenzia dell’Entrate parlasse di politica e invitasse i “cattolici a scendere nell’agone”, perché “per difendere la democrazia non si può essere solo spettatori”, per innescare il cannoneggiamento del centrodestra. (L'HuffPost)