Racket a Bologna, Aemilia non è finita. “Patto di convivenza tra le mafie”

Noti locali della movida bolognese usati come ‘lavatrici’ per ripulire i soldi sporchi della criminalità organizzata. La maxi inchiesta della Guardia di finanza di Bologna, coordinata dalla Dda con il pm Flavio Lazzarini, ha portato a due arresti – quello di Omar Mohamed, imprenditore calabrese di 39 anni da tempo residente sotto le Torri e del suo principale “finanziatore”, il cinquantenne Massimo Nicotera, ritenuto vicino al clan camorristico ‘Veneruso Rea’ – e a indagare 16 persone, accusate a vario titolo di un’infinità di reati, dal riciclaggio all’usura. (il Resto del Carlino)

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Così, diventa loro noto il poliedrico imprenditore di 39 anni di origini calabresi, che almeno dal 2011 però gravitava a Bologna. – Omar Mohamed balza all’occhio, anzi all’orecchio, delle forze dell’ordine la prima volta mentre i carabinieri intercettano le conversazioni relative alla maxi inchiesta sulla ’ndrangheta Aemilia (il Resto del Carlino)

Non mi è mai capitato, questo è un giorno orribile. "Ho appreso stamattina (ieri; ndr) dai giornali locali di essere indagato insieme a persone che non conosco e su fatti di cui sono completamente estraneo. (il Resto del Carlino)

Il sindaco Matteo Lepore non si tira indietro rispetto al grande problema sollevato dall’inchiesta della Guardia di Finanza che ha visto l’arresto di Omar Mohamed, cui facevano capo diverse att… (La Repubblica)

Inchiesta della Dda di Bologna, Vernassa: 'Estraneo alla vicenda'.

Per diversi mesi, tra il 2022 e il 2023, ci sarebbe stato anche questo a legare alcune attività di ristorazione della città e altrettanti titolari: a dirlo sono le carte d’indagine dell’operazione della Guardia di Finanza e della Dda bolognese, che nei giorni scorsi ha portato a riaprire il vaso di Pandora sull’infiltrazione della criminalità organizzata sotto le Due Torri, a due misure cautelari in carcere, a 16 indagati totali e a sequestri per circa due milioni di euro. (Corriere della Sera)

Lei aveva sollevato più volte il tema, anche durante il dibattito sulla città «mangificio» aperto dal New York Times. Sindaco, l’ultima operazione della Dda e della Gdf ha evidenziato, ancora una volta, i legami che ci sono tra criminalità organizzata e ristorazione in città. (corrieredibologna.corriere.it)

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