Inferno a Calenzano. “Voglio giustizia e capire com’è morto mio marito. Lui amava il suo lavoro”
– "Io voglio soltanto giustizia e capire come è morto mio marito, non cerco colpevoli anche perché lui amava profondamente il suo lavoro". Maria Antonietta Pascale, la moglie di Gerardo Pepe, uno dei manutentori della Sergen di Potenza impegnati nei lavori al sito, morto nell'esplosione di Calenzano. La donna, insieme all'anziana madre di Pepe si è presentata questa mattina ai cancelli del deposito Eni dove si stava svolgendo la commemorazione per le vittime da parte dei consiglieri regionali che hanno osservato un minuto di silenzio. (LA NAZIONE)
Su altri media
A causare l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano potrebbe essere stata una fuoriuscita di carburante "dovuta alla chiara inosservanza delle procedure previste". (Fanpage.it)
Un lavoratore a Fanpage.it: “Salvo per mezz’ora”. Iscriviti a RUMORE, la newsletter di Fanpage. (Fanpage.it)
Questo rischio, unito agli incidenti come quello di Calenzano o altri avvenuti in giro per il mondo, dimostrano purtroppo che il rischio zero non esiste e che anche qui può succedere". (CittaDellaSpezia)
Dai primi rilievi tecnici disposti dalla procura di Prato nel deposito Eni, non è stato trovato esplosivo, quindi, viene escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. Strage di Calenzano (ilmessaggero.it)
Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo: sono i reati ipotizzati dalla Procura di Prato con l'apertura del fascicolo di indagine sull'esplosione avvenuta nella mattinata di lunedì 9 dicembre nell'area di carico del deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze). (Adnkronos)
La procura di Prato conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortun… (La Repubblica Firenze.it)