Liberazione di Cecilia Sala, Meloni: “Abedini? La questione non è conclusa, si deve continuare a discutere con gli Usa”
La liberazione di Cecilia Sala, atterrata mercoledì all’aeroporto di Ciampino dove ha potuto riabbracciare la propria famiglia dopo 20 giorni nel carcere di Evin, non ha chiuso né il caso con l’Iran né con gli Stati Uniti. È quanto confermato anche da Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di giovedì, quando le è stato chiesto se la posizione dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, accusato di aver collaborato nella fornitura di componentistica alla Repubblica Islamica per droni che hanno anche colpito e ucciso militari americani in Giordania, fosse stata chiarita in seguito all’accordo sulla giornalista del Foglio e Chora Media: “Per quello che riguarda Abedini il caso è al vaglio della ministero della Giustizia, c’è un vaglio tecnico e politico e secondo il trattato con gli Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
“Mai pensato di essere a casa oggi”. Addirittura lampo, secondo alcune dichiarazioni politiche della maggioranza. (Virgilio Notizie)
Tronfi nello sciorinare nefaste profezie, assorti nelle loro elucubrazioni a tinte fosche, smentiti dai fatti. Sono gli uccelli del malaugurio, che fino a poche ore prima della liberazione della reporter avevano imbandito la tavola con alimenti indigesti per il governo e per la premier Meloni. (il Giornale)
La liberazione della giornalista italiana sequestrata dagli iraniani è di enorme importanza non solo perché abbiamo salvato una vita preziosa, ma perché conferma le capacità diplomatiche di Palazzo Chigi, l’intenso lavoro della Farnesina, l’eccezionale efficacia dei nostri servizi segreti. (Liberoquotidiano.it)
L'annuncio più atteso, soprattutto dai genitori, è arrivato a sorpresa ieri nella tarda mattinata da Palazzo Chigi: Cecilia Sala è libera ed è in volo da Teheran verso Roma, insieme al capo dell'Aise Giovanni Caravelli, che era andato a prenderla personalmente in Iran (La Stampa)
ROMA.«Sono qui solo per dirti che sei stata forte». Quella della liberazione della giornalista è una storia sui generis, da cui la premier finisce con l’uscire vinc… (La Stampa)
Si chiude il capitolo della prigionia della cronista, ma la complessa vicenda che ha tenuto l'Italia col fiato sospeso e che ha portato alla sua liberazione non sarebbe ancora "del tutto conclusa": ed è soprattutto per questo motivo che fonti di governo continuano a predicare "massima prudenza". (Adnkronos)