«Più dati (e più aggiornati), più campagne rivolte ai maschi, più investimenti sull’educazione»: le battaglie culturali contro la violenza di genere - L’intervista
In dieci anni la percezione socio-culturale della violenza di genere non è cambiata: «L'Italia è ancora spaccata a metà: tra chi crede sia un fenomeno strutturarle, chi colpevolizza le vittime e chi invece crede sia qualcosa di distante dalla propria quotidianità», spiega a Open Martina Albini, coordinatrice Advocacy Nazionale e Centro Studi di WeWorld Fisica, sessuale, psicologica, economica e poi digitale. (Open)
La notizia riportata su altri media
Continua Giannelli: “Come comunità scolastica abbiamo il compito fondamentale di educare al rispetto reciproco, di promuovere la parità di genere e di costruire un ambiente in cui ognuno si senta sicuro e valorizzato. (ANP)
Perché si celebra il 25 novembre? (Arpa Piemonte)
La luce arancione è quella scelta come simbolo per dire no alla violenza di genere e incoraggiare le vittime a segnalare gli abusi subiti. Anche quest’anno molte Questure d’Italia si illumineranno di questo colore per aderire alla campagna internazionale “Orange the Wolrd” (coloriamo il mondo di arancione), promossa dall’Onu e sostenuta da Soroptimist International d’Italia. (Poliziamoderna.it)
Mangione ironizza sulle risposte tipiche di molti uomini, che si giustificano dicendo “aiuto in casa” o “mi occupo dei bambini”, smascherando la superficialità di tali affermazioni: “Chi è che state aiutando? Non c’è nessuno da aiutare. (Valigia Blu)
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La scelta della data è un omaggio alle sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, barbaramente uccise il 25 novembre 1960 dagli agenti del regime dittatoriale di Rafael Trujillo. (Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia)