Henri Cartier-Bresson: la sua Italia in mostra a Rovigo
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Non so se è nell’immagine di una bambina che, all’inizio degli anni ’50, attraversa una strada nel cuore di Roma con una grande bottiglia in braccio o nel profilo di una donna che si intravede, lontano sul ponte, o nella voracità di uomo e un ragazzo che mangiano spaghetti in mezzo alla via, forse è nella geometria di scale e donne o nei vuoti riempiti dai bambini, no, non so dov’è che si annida l’arte di Henri Cartier-Bresson. (Io Donna)
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Con la sua Leica venne a esplorare l’Italia ben prima di diventare un mito della fotografia, e poi tornò più volte, perché Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 1908-Montjustin, 2004), definito l’«occhio del secolo» per la sua instancabile e lucida capacità di documentare, questo Paese lo capì da subito, e continuò a guardarlo con l’incanto e la profondità che ci ha restituito nei suoi scatti. (Il giornale dell'Arte)
Palazzo Roverella ha riaperto i battenti svelando la nuova mostra dedicata agli scatti - 160, fra celebri ed inediti - di Henri Cartier-Bresson, punta di diamante della fotografia del Novecento. (La Voce di Rovigo)
– A partire da sabato 28 settembre al 26 gennaio, a Palazzo Roverella di Rovigo viene proposta la più importante mostra monografica italiana su Henri Cartier-Bresson, incentrata sul lungo rapporto tra il maestro francese e il nostro paese. (il Resto del Carlino)
Una mostra che parla a più livelli è quella appena inaugurata a palazzo Roverella su “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, che al primo impatto ha già riscosso un ottimo riscontro di pubblico, a giudicare dalla folla di visitatori del primo giorno. (La Voce di Rovigo)
Particolarmente interessanti, anche dal punto di vista storico, sono le immagini della distribuzione delle terre, un momento cruciale nella storia recente del Paese. (FOTO Cult)
È stata presentata ieri (la mattina a palazzo Roncale e nel pomeriggio al salone del grano della Camera di Commercio di piazza Garibaldi), la mostra “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, che sarà aperta palazzo Roverella da oggi 28 settembre e fino al 26 gennaio 2025. (ilgazzettino.it)