Franco Baresi: “In sedia a rotelle per un virus, mi sono ripreso e ho vinto”

Franco Baresi: “In sedia a rotelle per un virus, mi sono ripreso e ho vinto”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Quotidiano Sportivo SPORT

– Più che una filosofia, è uno stile di vita: “Puntare sempre in alto. Se ci credi molti sogni si realizzano”. Vale anche una volta appese al chiodo le scarpe con i tacchetti: “Quando smetti di giocare a pallone impari a farlo in tanti ruoli diversi”. Non a caso Franco Baresi ha intitolato il suo nuovo libro autobiografico Ancora in gioco. Perché l’immarcescibile bandiera del Milan – venti stagioni con la maglia rossonera, sei scudetti vinti, oltre a tre Coppe dei campioni, due intercontinentali, tre Supercoppe europee e quattro italiane – ha ancora voglia di dire la sua. (Quotidiano Sportivo)

La notizia riportata su altri media

C’è l’abilità fisica e poi l’abilità tecnica, perché le squadre nel calcio moderno costruiscono il loro gioco dai difensori, quindi è essenziale essere tecnicamente perfetti e fisicamente forti, ma l’abilità più importante di tutte è essere intelligenti. (Pianeta Milan)

«Ho giocato con alcuni giocatori straordinari». Quasi 20 minuti dopo, Franco Baresi si ferma a metà frase, sorride e dice: «Ti sto dando una lezione di uno contro uno in difesa». (IlNapolista)

L'ex libero e bandiera del Milan, oggi vice presidente della società, è stato accolto con grande entusiasmo da più di 150 appassionati, fan e sportivi all''Emporio Bon Bon Incontro' dell'ex calciatore Flavio Tonetto. (Tiscali)

Baresi: "Il più forte? Maradona. Alzavo il braccio per aiutare i guardalinee"

Con la Nazionale ha partecipato p… È stato il centro Incontro Bon Bon a fare da cornice alla presentazione del libro «Ancora In Gioco», scritto da Franco Baresi, alla sua seconda esperienza editoriale. (La Stampa)

Nonostante la sua giovane età, Buongiorno ha mostrato di possedere una maturità e una determinazione rare, qualità che Onofri aveva percepito fin dall’inizio. Difatti lo conosceva già ai tempi del Torino, dove il giovane calciatore si è distinto per la sua serietà e il suo approccio molto professionale. (Terzo Tempo Napoli)

"Sacchi ha introdotto la difesa alta perché c'erano grandi vantaggi e perché era nuova, quindi gli avversari non avevano capito", ha ricordato l'ex difensore. (AreaNapoli.it)