Bergoglio apre le porte del Giubileo, “È l’anno santo della speranza”
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Papa Francesco, con un gesto solenne e carico di significato, ha inaugurato il Giubileo della speranza, aprendo la porta santa di San Pietro durante la messa della vigilia di Natale. Questo Giubileo, il ventottesimo nella bimillenaria storia della Chiesa cattolica, è dedicato alla speranza, un tema scelto dal pontefice per rispondere a un bisogno profondo della società contemporanea, spesso incapace di guardare al futuro con fiducia.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione di rappresentanti dei cinque continenti, ha avuto inizio con l'apertura della porta santa, su cui è rappresentata la storia dell'umanità. Papa Francesco, primo pellegrino, ha varcato la soglia seguito dai fedeli, dando così il via a un anno di grazia e misericordia. Il Giubileo, come affermato dall'arcivescovo Giovanni Accolla nel “Vademecum del pellegrino”, è un tempo in cui sperimentare la benignità di Dio attraverso l'indulgenza.
La Chiesa messinese, pronta all'apertura del Giubileo il 29 dicembre, ha preparato un sussidio per i fedeli, curato da una Commissione di sacerdoti, che include un'introduzione sul significato biblico-storico del Giubileo. Questo documento, oltre a fornire indicazioni pratiche per i pellegrini, sottolinea l'importanza della speranza in un mondo ferito e deturpato, bisognoso di riscoprire la capacità di guardare al futuro con ottimismo.
Il Giubileo, proclamato per la prima volta nel 1300 da Bonifacio VIII, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa, affermando la superiorità del potere spirituale su quello temporale. Oggi, più che mai, la speranza è un tema centrale, una risposta alle sfide di un'epoca segnata da incertezze e difficoltà.