Ubisoft accusata di raccolta dati illecita nei giochi single player

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Nella sempiterna battaglia per i diritti della privacy, si è appena aperto un nuovo capitolo che potrebbe avere ripercussioni significative per l'intera industria videoludica. L'organizzazione austriaca Noyb (None Of Your Business), specializzata nella tutela dei diritti digitali, ha recentemente puntato i riflettori su una delle maggiori software house mondiali accusandola di raccogliere dati personali senza autorizzazione. (tomshw.it)

La notizia riportata su altre testate

In caso il tribunale si esprimesse a favore di Noyb, l'azienda transalpina sarebbe costretta a pagare una multa di ben 92 milioni di euro, oltre a cancellare tutti i dati raccolti in questa maniera. (Multiplayer)

Questo sembra andare decisamente contro il GDPR (General Data Protetion Regulation) europeo e qualora fosse accertata tale violazione, Ubisoft sarebbe costretta a cancellare tutti i dati raccolti oltre che pagare una salatissima multa. (AnimeClick)

Ubisoft accusata di violare le leggi europee sulla privacy

Come ripotato da Bounding Into Comics, il gruppo austriaco noyb (acronimo per "None Of Your Business", ovvero "Non Sono Affari Tuoi") spiega che l'episodio in questione si è verificato con Far Cry Primal su Steam: quando un utente ha provato ad avviare il gioco, si è trovato impossibilitato ad utilizzarlo offline, venendogli invece richiesto il login a un account Ubisoft (SpazioGames)