Sentenza Diarra: calciatori nuovi padroni del mercato? Tutte le risposte

La vicenda Diarra rischia davvero di cambiare il calciomercato? Ecco una serie di domande e risposte per capire meglio quello che è accaduto e che potrebbe succedere. 1. Perché la causa di Diarra si sta svolgendo in un tribunale belga? L’ex centrocampista francese, in rotta con il Lokomotiv Mosca, ha manifestato l’intenzione di trasferirsi nello Charleroi, club belga. I dirigenti russi hanno portato Lassana davanti alla Camera delle controversie e delle risoluzioni della Fifa che ha multato il giocatore di 10,5 milioni. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altri giornali

Emilio Garcia, responsabile legale e della conformità della Fifa, ha commentato così la sentenza sul caso Diarra: "Abbiamo preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in relazione al caso di Lassana Diarra. (Sport Mediaset)

La nuova stagione sta entrando nel vivo per quanto riguarda il campo. Tutte le squadre sono messe alla prova per il loro assetto tattico, il calciomercato e anche per l’operato degli allenatori, parti che sono inevitabilmente dipendenti dai risultati per andare avanti al meglio e dimostrare tutto il loro valore. (CalcioMercato.it)

La Fifa è un soggetto terzo e regolava i contratti tra club e calciatore con l'articolo 17, questa norma nasce per dare un senso di libertà per tutelare i rapporti tra club e atleti. (CalcioNapoli1926.it)

Le conseguenze della sentenza Ue sul caso Diarra: cosa cambia davvero

Un caso Bosman 2.0. L’avvocato belga, protagonista della sentenza che prese il nome del giocatore dello Standard Liegi Jean-Marc Bosman con cui si abolì il tetto agli ingaggi di calciatori comunitari, ha vinto un’altra causa che potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio così come lo co… (L'HuffPost)

La situazione – Lassana Diarra nel 2013 firmò un contratto con il Lokomotiv Mosca, tuttavia dopo un anno il calciatore ha chiesto la rescissione del contratto a causa dei tagli salariali imposti dal club. (Europa Calcio)

Un altro verdetto della Corte di Giustizia Europea contro le organizzazioni che reggono il calcio internazionale, in questo caso la Fifa. Più probabilmente, un precedente complesso, che rappresenta di sicuro un brutto colpo per le istituzioni del pallone (dopo il no alla Superlega) ma i cui effetti sono ancora tutti da decifrare. (Il Fatto Quotidiano)