Il Guardian ha annunciato che lascerà X
Dopo la vittoria di Trump tanti cittadini americani hanno annunciato la loro intenzione di lasciare gli Stati Uniti: tra i primi a farlo c’è stata la figlia di Elon Musk, Vivian Wilson; ieri è arrivata la notizia di Richard Gere che vende la sua casa in Connecticut perché è pronto a partire e a non tornare mai più. Ma chi non può permettersi di prendere e andare, che può fare? La risposta che tanti stanno dando a questa domanda è: almeno possiamo lasciare X, il social con il quale Musk ha contribuito alla vittoria di Trump. (Rivista Studio)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. (Onda Rock)
«Molti mi dicono che sono un folle a prendere questa decisione - si legge nel post - ma credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali anche attraverso le propagande politiche». (La Stampa)
I vertici del giornale progressista britannico giustificano la decisione con il diffondersi di "contenuti allarmanti" su X. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ormai è un trend, per dirla con il gergo social. Dopo Piero Pelù, a sinistra dilaga la rivolta anti-Elon Musk a causa delle dichiarazioni contro le toghe che stanno bloccano il trasferimento di migranti in Albania. (Liberoquotidiano.it)
C’è chi parla di situazione allarmante, chi paragona il social a una cloaca e chi minaccia di andarsene ma poi ci ripensa. I vip si sentono chiamati ad esprimere la loro opinione con gesti eclatanti e significativi sulla condotta di Elon Musk, le sue dichiarazioni vengono tacciate spesso come inquietanti, di essere di estrema destra o razziste. (LAPRESSE)
Il quotidiano britannico ha deciso di abbandonare il social media di proprietà di Elon Musk a causa dei suoi contenuti “negativi, offensivi e pericolosi per la democrazia”. LONDRA – Il Guardian lascia X. (la Repubblica)