Kenya, la fame oltre il vaiolo delle scimmie :: MalindiKenya.net
Questo racconto si riferisce ad un fatto vero capitato sulla costa del Kenya, ovviamente romanzato. Lo ritengo di attualità per spiegare due verità del Kenya e di molti altri paesi africani: la prima è che parte della popolazione, specialmente delle aree rurali e vicine alle foreste, è stata talmente ridotta alla fame da cibarsi anche delle scimmie, all'occorrenza. La seconda è che questo accade da anni e se nessun keniano fino ad ora ha contratto il vaiolo Mpox, c'è un motivo: i ceppi di scimmie keniane non sono portatrici di questo virus (MalindiKenya.net)
Su altre testate
“L’allarme per il vaiolo delle scimmie fa volare i titoli dei produttori di vaccini” Le azioni Bavarian Nordic sono in rialzo di oltre il 12% durante la seduta di oggi a Copenaghen. (Forbes Italia)
Niente panico: il vaiolo delle scimmie, garantiscono gli esperti, non si trasformerà in pandemia. Tuttavia, qualche cautela è meglio adottarla. A cominciare dai luoghi del pianeta che è preferibile meglio non frequentare (almeno per ora) così da evitare il contagio. (la Repubblica)
Papa Francesco ha invitato i Paesi più ricchi a muoversi per sostenere le popolazione colpite in Africa dall'epidemia di mpox. (Fanpage.it)
Non si riprende più. Traballante, come tutti i suoi compagni di settore. (Corriere della Sera)
Il paziente è un 66enne europeo che ha viaggiato in Africa, è arrivato a Bangkok il 14 agosto e nei giorni successivi ha sviluppato i sintomi che hanno fatto sospettare l'infezione. Lo ha comunicato dal ministero della Sanità del Paese in una nota del Dipartimento per il controllo delle malattie. (Corriere della Sera)
Sono le conclusioni indicate dal ministero di Sanità nella 'Valutazione rapida del rischio di espansione del clado I del virus in alcuni Paesi di Africa', pubblicata dal Centro di allerte ed emergenze sanitarie (Ccaes) in cui si sottolinea che le misure che sono state impiantate in Spagna nel 2022, in occasione della diffusione del primo focolaio della variante meno grave del virus (clado II) "aiuterebbero a limitare la trasmissione". (Trentino)