Elon Musk, chi è il proprietario di Tesla e X che ha sostenuto Trump alle elezioni Usa
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Introduzione Classe 1971, il miliardario sudafricano, proprietario di Tesla, Space X e anche del social X, potrebbe avere un ruolo nella nuova amministrazione americana, grazie alla vittoria di Donald Trump, che ha sostenuto con una donazione di più di 100 milioni di dollari e prendendo parte attiva alla campagna elettorale. Negli ultimi anni Musk si è anche avvicinato a diversi leader conservatori mondiali, a cominciare dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri giornali
Il fervente supporto del miliardario al leader repubblicano potrebbe essere ripagato con un ruolo di spicco nella squadra di Trump: all'orizzonte ci sono tagli alla spesa pubblica e benefici per l'impero commerciale dell'imprenditore sudafricano (Open)
Gioco, partita, incontro. E’ la più grande novità di queste elezioni: se fino all’altro ieri i grandi potentati economici erano rimasti dietro le quinte di ogni presidenza, ora Musk con la sua strapotenza finanziaria e mediatica sarà una presenza costante accanto al presidente. (Il Fatto Quotidiano)
Nel suo discorso della vittoria di 25 minuti, Trump ha trascorso quasi quattro minuti a discutere di Musk, proclamando il direttore esecutivo di Tesla e SpaceX un “super genio”. Fatti principali (Forbes Italia)
Elon Musk è il nuovo Uomo Forte degli Stati Uniti, come ha detto lo stesso Trump: «Lui è un super genio, e i nostri geni dobbiamo difenderli». (il Giornale)
Starbase è la sede centrale di SpaceX, situata vicino a Hawthorne, in Texas, una cittadina rurale a nord di Houston. In precedenza, il New York Times aveva riferito che Musk avrebbe trascorso la serata elettorale con Donald Trump a Mar-a-Lago. (ilmessaggero.it)
Potrebbe fare il ministro dell’efficienza del governo di Donald Trump e tagliare qualche centinaio di agenzie federali che ritiene inutili; potrebbe fare il consigliere della Casa Bianca, una specie di presidente ombra, ruolo che si è guadagnato sul campo per quello che ha fatto nella trionfale campagna presidenziale; oppure potrebbe semplicemente, si fa per dire, continuare a far crescere le sue aziende, ovvero 1) mandare altri razzi nello spazio che fanno avanti e indietro come nessun altro sa fare, come ha detto Trump nel discorso della vittoria; 2) completare la costellazione di satelliti Starlink che portano Internet ovunque nel mondo, anche in zone di guerra, come l’Ucraina; 3) mettere sulle strade le auto a guida totalmente autonoma di Tesla, che è già la marca di auto elettriche più vendute del mondo; 4) lanciare sul mercato i suoi robot umanoidi di cui per ora abbiamo visto soltanto delle dimostrazioni, taroccate peraltro; 5) finire i test clinici su Neuralink, il sistema che consentirà a chi è affetto da gravi patologie neurologiche di comunicare tramite un computer; 6) e vincere la sfida dell’intelligenza artificiale con il modello linguistico Grok. (la Repubblica)