Elon Musk, chi è il proprietario di Tesla e X che ha sostenuto Trump alle elezioni Usa
Introduzione Classe 1971, il miliardario sudafricano, proprietario di Tesla, Space X e anche del social X, potrebbe avere un ruolo nella nuova amministrazione americana, grazie alla vittoria di Donald Trump, che ha sostenuto con una donazione di più di 100 milioni di dollari e prendendo parte attiva alla campagna elettorale. Negli ultimi anni Musk si è anche avvicinato a diversi leader conservatori mondiali, a cominciare dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri giornali
Donald Trump è arrivato a casa. Che non è più l’ostile New York; è la calda Florida, ieri spazzata da un vento impetuoso. (Corriere della Sera)
Il direttore di Limes legge in modo orignale i consensi di Trump e Harris e anche le conseguenze di un alleato potentissimo e ingombrante come il patron di Tesla e Spacelink. Ecco l'analisi asciutta ma ampia di Lucio Caracciolo a Metropolis. (la Repubblica)
Se si eccettua l’endorsement netto e plateale di Elon Musk, ceo di Tesla e SpaceX, che fin dall’inizio ha sostenuto, anche economicamente, il candidato repubblicano, tutti gli altri leader delle piattaforme sono rimasti alla finestra e, vista l’incertezza dei sondaggi, hanno preferito coltivare l’ideale della neutralità e dell’equidistanza tra i due sfidanti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sarà uno dei suoi più stretti collaboratori, forse con un ruolo di governo. Ha 53 anni, sudafricano di nascita, due ex mogli, una decina di figli, un patrimonio da 285 miliardi di dollari che lo rende l’uomo più ricco del mondo, eccentrico, geniale, controverso, lungimirante e innovativo. (InvestireOggi.it)
Il miliardario ceo di SpaceX e Tesla ha twittato: «Ho appena votato nella contea di Cameron, in Texas, sede di Starbase!». Elon Musk, il più importante e potente sostenitore di Donald Trump, ha espresso il suo voto ieri in Texas. (ilmessaggero.it)
Potrebbe fare il ministro dell’efficienza del governo di Donald Trump e tagliare qualche centinaio di agenzie federali che ritiene inutili; potrebbe fare il consigliere della Casa Bianca, una specie di presidente ombra, ruolo che si è guadagnato sul campo per quello che ha fatto nella trionfale campagna presidenziale; oppure potrebbe semplicemente, si fa per dire, continuare a far crescere le sue aziende, ovvero 1) mandare altri razzi nello spazio che fanno avanti e indietro come nessun altro sa fare, come ha detto Trump nel discorso della vittoria; 2) completare la costellazione di satelliti Starlink che portano Internet ovunque nel mondo, anche in zone di guerra, come l’Ucraina; 3) mettere sulle strade le auto a guida totalmente autonoma di Tesla, che è già la marca di auto elettriche più vendute del mondo; 4) lanciare sul mercato i suoi robot umanoidi di cui per ora abbiamo visto soltanto delle dimostrazioni, taroccate peraltro; 5) finire i test clinici su Neuralink, il sistema che consentirà a chi è affetto da gravi patologie neurologiche di comunicare tramite un computer; 6) e vincere la sfida dell’intelligenza artificiale con il modello linguistico Grok. (la Repubblica)