Meta elimina il fact checking da Facebook e Instagram: Zuckerberg si allinea a Musk e Trump aprendo le porte alla disinformazione

Mark Zuckerberg ha annunciato un cambio di rotta che ha lasciato molti sgomenti: il programma di fact checking su Meta verrà eliminato, sostituito da un sistema di “Community Notes” che delega agli utenti la responsabilità di segnalare e verificare i contenuti sospetti. Una mossa che, a prima vista, potrebbe sembrare un omaggio alla libertà di espressione, ma che, osservata più da vicino, si rivela una scelta rischiosa e discutibile. (LaC news24)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’ultima mossa di Meta, ovvero l’ingresso di John Elkann (esponente di punta della finanza europea) e Dana White (presidente UFC ed emblema dell’imprenditoria americana “senza troppi fronzoli”) nel consiglio di amministrazione, sembra suggerire qualcosa di molto più profondo di un semplice rimpasto aziendale. (StartupItalia)

Per iscriversi cliccare qui. Mark Zuckerberg ha annunciato che applicherà a Facebook quello che possiamo battezzare "l'algoritmo Musk-Trump" e che si può riassumere in poche parole: ognuno potrà dire quello che vuole (tranne contro Musk e soprattutto contro Trump che aveva minacciato di far marcire lo stesso Zuckerberg in prigione se avesse interferito con la sua elezione. (Corriere della Sera)

Cinque minuti e diciassette secondi, pause incluse: tanto dura il video con il quale Mark Zuckerberg nei giorni scorsi ha infiammato un dibattito planetario che non sembra destinato a spegnersi nel breve periodo. (StartupItalia)

Zuckerberg, la resa e la pretesa della libertà di menzogna

Prima dell'annuncio di Mark Zuckerberg di martedì queste esternazioni avrebbero violato gli standard della community di Facebook e Instagram. Ora, le modifiche introdotte a livello globale da Meta e scovate dalle testate americane Wired e Cnn potrebbero renderle lecite, insieme ad altri discorsi d'odio. (Corriere della Sera)

Meta (LA STAMPA Finanza)

Se poi quanto affermato non corrisponda a verità, che importanza ha! La cosa fondamentale è che, nel caso di una informazione, essa piaccia, faccia sognare e, se possibile, guadagnare. Zuckerberg cancella così tutte le pratiche di moderazione che furono imposte dopo il diluvio di fake news e la perdita di fiducia degli utenti a seguito della disinformazione collegata alla pandemia e alla rissa politica dell’ultimo periodo del primo mandato di Donald Trump. (L'Eco di Bergamo)