La rivolta del Corvetto dall'inizio: alle 4.04 di domenica notte lo scooter Tmax sbanda, 14 ore dopo i primi scontri tra ragazzi e polizia

Nell’imprevedibilità dei gruppetti di giovani, se non di giovanissimi, che stanno appiccando roghi, scoppiando petardi e fuochi d’artificio, svuotando estintori e assaltando bus per le strade del Corvetto, quartiere alla periferia sud est di Milano ci sono tre costanti: l’ora, la zona e la motivazione. Poco prima della mezzanotte, nella parte «bassa» del Corvetto (tra via Mompiani e viale Omero), gridano verità e giustizia per Ramy Elgaml, il loro amico 19enne del quartiere morto a Milano domenica notte in un incidente stradale dopo un inseguimento dei carabinieri. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ramy era un mio amico, un ragazzo sempre con il sorriso in faccia. Lo ricorderò sempre così. Oggi chiediamo giustizia, verità, luce sui fatti”. Nadir, un ragazzo che abita a Corvetto a Milano, ricorda così l’amico Ramy Elgaml, il 19enne di origine egiziana, morto in un incidente con lo scooter la notte tra il 23 e il 24 novembre a Milano dopo un lungo inseguimento da parte dei carabinieri. (Liberoquotidiano.it)

Sulle strade, ad appiccare roghi, spaccare automobili e lanciare bombe carta contro le forze dell’ordine, non c’erano però solo gli amici di Ramy, ma decine di giovani accorsi da tutte le periferie cittadine. (IL GIORNO)

Proseguono le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto in un incidente stradale durante un inseguimento con i carabinieri. L'indagine, affidata al pm Marco Cirigliano, serve a ricostruire se c'è stato un urto tra la gazzella dei carabinieri e il mezzo a due ruote oppure se lo schianto sia stato determinato solo dalla velocità dello scooter e da un errore del conducente. (MilanoToday.it)

Il padre di Ramy: 'Ci dissociamo dalle violenze di Milano'

Mamma Farida piange per il suo figlio piccolo, il 19enne Ramy Elgaml, il diciannovenne morto all’alba di domenica scorsa, dopo un lungo inseguimento, nello schianto del TMax guidato da un amico del giovane, un 22enne tunisino. (Open)

«Siamo lontani da quanto accaduto lunedì sera e ci impegniamo a rispettare la legge nel nostro secondo Paese, l'Italia». È Yehia Elgaml a parlare all'Ansa, il papà di Ramy, il 19enne morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri, nella notte tra sabato e domenica, a Milano (Corriere Milano)

"Siamo lontani da quanto accaduto l'altroieri sera e ci impegniamo a rispettare la legge nel nostro secondo Paese, l'Italia". Lo dice all'ANSA Yehia Elgaml, padre di Ramy, il 19enne morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri, nella notte tra sabato e domenica, a Milano (Il Messaggero Veneto)