Il principio di sussidiarietà. Ecco come garantire i diritti di tutte le Regioni

Nel nostro Paese, le Regioni sono «un fatto geografico, etnografico, economico e storico che nessuno potrà mai negare», tant'è che l'Italia come nazione si è «formata non tanto sulle divisioni politiche di stati diversi, quanto sulla esistenza di un complesso uno e variato a carattere culturale». Così si esprimeva Luigi Sturzo, all'indomani dell'entrata in vigore della costituzione, richiamando la necessità di non lasciar prevalere i timori su una presunta messa in pericolo dell'unità nazionale rispetto alla fiducia nell'esistenza di uno spirito unitario. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Se la Consulta avesse voluto bocciare la legge lo avrebbe fatto. Il cittadino a chi deve credere? «Alle carte. (Corriere della Sera)

– "La Corte costituzionale ha messo profondamente in discussione i pilastri della legge sull’autonomia differenziata". Un day after convulso quello che segue il verdetto della Consulta che ha riconosciuto la parziale incostituzionalità della legge Calderoli, svitando alcune architravi della riformacon il centrodestra che fa buon viso a cattivo gioco e parla sostanzialmente di "passo avanti" mentre in casa dem si canta vittoria a tutto campo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una scelta giusta È quella dunque compiuta dalla Cgil che da tempo contrasta questa idea di autonomia differenziata. Così come è concepita la legge Calderoli non va bene, sono 7 i punti ritenuti incostituzionali dai supremi magistrati. (Collettiva.it)

Autonomia differenziata, Verde: “Si sarebbe acuito il gap col Nord, ora bisogna attuare lo Statuto”

Gli consiglierei di tenersela e leggerla con Giorgia Meloni". Avevamo chiesto alla destra di fermarsi, a questo punto devono farlo. (Adnkronos)

Nella serata di giovedì 14 novembre la Corte Costituzionale ha comunicato le conclusioni del suo esame dei ricorsi presentati da quattro regioni contro la legge sull’autonomia differenziata, approvata dal Parlamento a fine giugno. (Pagella Politica)

Ne è convinto Giuseppe Verde, docente di diritto costituzionale all’università di Palermo, che interviene sulla bocciatura di sette punti della riforma da parte della Consulta.… (La Repubblica)