Elezioni in Moldavia, il testa a testa per l'adesione all'Unione europea

Elezioni in Moldavia, il testa a testa per l'adesione all'Unione europea
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La Moldavia, piccola ex repubblica sovietica schiacciata tra Romania e Ucraina, è a un cruciale punto di svolta. Ieri quasi 2,6 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne per un doppio appuntamento: un referendum costituzionale per ancorare nella Carta fondamentale la prospettiva di adesione all'Unione Europea, e l'elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio pressoché ultimato, il risultato del referendum è ancora in bilico. (WIRED Italia)

Su altri media

La Moldavia, una nazione dell’Europa orientale con una popolazione che si aggira intorno ai 2,6 milioni di abitanti, si trova al centro di un clamoroso risultato elettorale sulla sua possibile adesione all’Unione Europea. (Nicola Porro)

La partecipazione Come riportato da Bloomberg, circa il 42% degli elettori ha partecipato al referendum per entrare nell'UE alle 18:00 ora locale, superando la soglia di un terzo richiesta per convalidare la scheda, ha affermato la Commissione elettorale centrale del paese. (ilmessaggero.it)

«Vogliamo il cambiamento, la democrazia. Noi della diaspora abbiamo salvato il referendum e finalmente possiamo portare il nostro Paese in Europa. Finalmente avremo un ombrello a ripararci e non avremo più paura della Russia». (La Repubblica)

Moldova, al referendum vince l'Europa. Presidenziali, avanti Sandu ma si va al ballottaggio

Lo sfidante sarà Alexander Stoianoglu, candidato filorusso del Partito socialista, che ha raggiunto un po’ a sorpresa più del 26%, ben oltre le aspettative della vigilia. La favorita rimane la presidente in carica Maia Sandu, europeista e atlantista, che al primo turno ha ottenuto oltre il 41% dei consensi. (RSI.ch Informazione)

Tutte Repubbliche ex sovietiche i cui popoli, soprattutto i giovani, ambiscono a far parte del più libero e prospero mondo occidentale, ma alle quali Putin vuole imporre con la forza il ritorno del suo impero passatista. (il Giornale)

Basterebbe questo dissidio toponomastico a raccontare un paese diviso tra est e ovest, tra la spinta ad abbracciare l'Unione Europea e l'incombente vicinanza del gigante russo che fa la guerra a pochi chilometri, in Ucraina (RaiNews)