Pichetto: per le scorie nucleari ipotesi 3 depositi al Nord, al Centro e al Sud. Le più radioattive all’estero

Pichetto: per le scorie nucleari ipotesi 3 depositi al Nord, al Centro e al Sud. Le più radioattive all’estero
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Il Sole 24 ORE INTERNO

Il deposito delle scorie nucleari non lo vuole nessuno? E allora ne facciamo tre: uno al Nord, uno al Centro e uno al Sud. E i rifiuti più radioattivi, quelli delle vecchie centrali, li lasciamo all’estero. A pagamento. E’ questa la soluzione che il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sta valutando per risolvere l’annoso problema di dove stoccare i rifiuti nucleari italiani. Il ministro, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato il piano a margine di una convegno di Confindustria a Roma «Tutti i giorni produciamo scorie nucleari a bassa e media intensità» ha detto, riferendosi ai rifiuti radioattivi prodotti dagli ospedali e dalle industrie». (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

Todde: la Sardegna non sarà la discarica d'Italia 25 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il nucleare fa parte a pieno titolo della strategia energetica italiana del futuro. E le nuove regole «saranno pronte a breve per il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin che nell’agenda delle priorità vede anche una riforma del settore Acqua che «colmi il gap infrastrutturale del Paese». (ilmessaggero.it)

La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sui siti idonei ad ospitare depositi di scorie nucleari va avanti, come ha spiegato il Ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in riferimento ai 51 siti individuati nella Carta nazionale delle aree idonee preparata dalla Sogin in 6 regioni, tra le quali c’è la Basilicata. (ondanews)

L’Italia e il ritorno al nucleare: ecco i partiti favorevoli e contrari alla riaperture delle centrali

Nessun Comune d’Italia vuole il deposito per le scorie nucleari. È questa la soluzione che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, sta valutando per risolvere l’annoso problema di dove mettere i rifiuti nucleari italiani. (Open)

Come spiegato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa, i piccoli reattori nucleari modulari “avranno un grande impatto” sull’economia “perché ci sono aziende italiane alla guida dei principali e più avanzati progetti di ricerca” e “perché saremo in grado di garantire energia al nostro sistema industriale a un costo concorrenziale: non possiamo più andare avanti con l’energia che costa il doppio rispetto al resto d’Europa”. (LA NOTIZIA)

Riaccendere il nucleare in Italia: si o no? Ciclicamente, la questione torna a scaldare il dibattito politico. Almeno, a parole. (La Stampa)