Nuove immagini della missione Solar Orbiter rivelano la complessa dinamica della fotosfera del Sole
Il 20 novembre 2024 l’ESA ha pubblicato le immagini più dettagliate mai realizzate dell’intera superficie visibile del Sole, prodotte dalla missione Solar Orbiter. Le osservazioni, effettuate il 22 marzo 2023 a una distanza inferiore a 74 milioni di chilometri dalla nostra stella, combinano i dati raccolti da due strumenti chiave: il Polarimetric and Helioseismic Imager (PHI) e l’Extreme Ultraviolet Imager (EUI). (Astrospace.it)
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Il cuore delle analisi è l’Imager Polarimetrico e Eliosismico (PHI), uno strumento progettato per studiare la fotosfera – la superficie visibile del Sole. La missione Solar Orbiter, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con la NASA, ha recentemente catturato immagini straordinarie del Sole, fornendo una visione ad alta risoluzione dell’intero disco solare in luce visibile, un risultato senza precedenti. (Tempo Italia)
Le immagini appena pubblicate dall’ESA rivelano molteplici aspetti del Sole: scattate quando il Solar Orbiter era a meno di 74 milioni di chilometri dal Sole, mostrano macchie solari, campo magnetico e flussi di plasma incandescente. (Fanpage.it)
Ilplasma incandescentee perennementeirrequieto è il protagonista dellequattro immagini apiù alta risoluzione mai ottenute della superficie del Sole, assemblate come unmosaico a partire dadecine di scatti super-dettagliati: ad ottenere questo spettacolare risultato è lasonda Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea, grazie aidati raccolti il 22 marzo 2023, quando si trovava a meno di74 milioni di chilometri dalla nostra stella (Trentino)
Ciascuna delle quattro immagini è in realtà il risultato dell’assemblaggio di 25 scatti, ottenuti grazie al Polarimetric and Helioseismic Imager (Phi) e all’Extreme Ultraviolet Imager (Eui), due dei sei strumenti di imaging della missione Solar Orbiter dell’Esa. (WIRED Italia)
L’Esa ha diffuso quattro spettacolari immagini della superficie del Sole, ricavate dalle scansioni in alta risoluzione fatte dalla sonda Solar Orbiter. Si tratta delle foto più dettagliate mai fatte al disco solare nella sua interezza e sono state ottenute unendo in un collage le decine d’immagini acquisite dalla sonda quando si trovava a circa 74 milioni di chilometri di distanza, mediante lo strumento di bordo ‘Phi’ (polarimetric and helioseismic Imager), un doppio telescopio in grado di riprendere il Sole in luce visibile e di costruire mappe del suo campo magnetico. (Global Science)
– Da Solar Orbiter quattro nuove spettacolari immagini del Sole, frutto delle osservazioni ad alta risoluzione degli strumenti PHI (Polarimetric and Helioseismic Imager) e EUI (Extreme Ultraviolet Imager) a bordo della missione frutto della collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea e la Nasa. (Agenzia askanews)