Re sul Galibier e maglia gialla: chi ci è riuscito prima di Pogacar e com’è andato il suo Tour

Vincere la tappa del Galibier e andare in maglia gialla: missione compiuta per Tadej Pogacar. Lo sloveno ha infiammato la quarta tappa del Tour de France, attaccando sulla salita alpina per poi seminare in discesa gli ultimi inseguitori. Indubbiamente una grande prova di forza, impreziosita proprio dallo scenario in cui si è verificata. Dominare una frazione con un colle come il Galibier, vestendo poi il simbolo del primato è un numero da mito del ciclismo. (La Gazzetta dello Sport)

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Il capolavoro però è arrivato dopo Plan Lachat, dov’è una lastra in plexiglass che ricorda l’attacco di Marco Pantani nel 1998. (la Repubblica)

Ma dopo un’ora di salita alla morte, l’ultimo chilometro del glorioso Col du Galibier resta una lama inclinata al 10% che sfiora 2.700 metri di quota, dove ogni scatto è a rischio asfissia. Non per Tadej Pogacar a cui ieri sono bastati gli ultimi 880 metri del Moloch alpino per devastare il gruppo. (Corriere della Sera)

– Torna Tadej Pogacar. Il campione sloveno del team Uae Emirates ha vinto la quarta tappa del Tour de France, la Pinerolo-Valloire, di 139,6 km staccando tutti i principali rivali sul colle del Galibier con uno scatto negli ultimi chilometri. (Il Faro online)

Il volo del campione. Pogacar domina il Galibier

Carapaz in giallo, Pogacar da solo sul Galibier: rivivi la tappa dall'onboard camera (Eurosport IT)

Non so se avete presente Guerre stellari. Assistiamo a uno degli attacchi di squadra più feroci e violenti a memoria di suiveur, e poi a un attacco individuale che definiremmo il solito, se non fosse che Pogacar di solito non fa mai niente. (La Gazzetta dello Sport)

VALLOIRE (Francia) – Il Col du Galibier si conferma terra per artisti. Il risultato è un quadro. (Bici.PRO)