Tony Effe e la maledizione della bellezza: «Da ragazzetto mi imbruttivo, poi ho capito che faceva parte di me»
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L'autore di «Icon», uno dei dischi più streammati del 2024, si confessa in un'intervista a GQ «Metto in conto che una persona che mi conosce da ieri, che sente solo una mia canzone o vede sui social una cosa che ho detto o fatto sei anni fa, si faccia un’idea un po’ superficiale e magari esprima un giudizio di conseguenza. Ci sta, lo capisco e lo accetto, ma io credo che se davvero scopri qualcuno, e magari ne diventi fan o anche solo ti incuriosisce, la cosa migliore da fare è approfondire, conoscere, capire. (Open)
Se ne è parlato anche su altre testate
Oggi vive e gestisce bene il successo, arrivato soprattutto nell'ultimo anno: "Non me lo aspettavo, è venuto fuori il personaggio simpatico ma anche l'artista". (Fanpage.it)
Dagli esordi sul grande schermo al successo nella musica, prima con la Dark Polo Gang poi da solista, Tony Effe si è aperto in una lunga intervista a GQ, che lo ha nominato “Persona dell’anno” e ha parlato del suo rapporto con il successo e degli esordi, quando ha dovuto avere a che fare con uno status da “sex symbol” che proprio non riusciva a digerire. (Il Fatto Quotidiano)
Tony Effe si è raccontato in una lunga intervista a GQ parlando della sua musica iniziata con la Dark Polo Gang, del successo che ha avuto con la hit estiva Sesso e Samba e di come vive oggi l’idea di essere considerato da molti un sex symbol. (Radio 105)
Per qualcuno sono solo canzonette, per qualcuno anche le canzonette estive, però, non sono più quelle di una volta. Qualcuno l’ha anche ballata e messa in ripetizione in macchina o in cuffia o dalle casse bluetooth al mare. (GQ Italia)
Essere ritenuto un sex symbol non è sempre facile: Tony Effe lo sa bene. Il giovane rapper, diventato famoso prima con la Dark Polo Gang e poi col suo singolo tormentone "Sesso e Samba" insieme a Gaia, ha raccontato in una lunga intervista a GQ come la sua bellezza sia stata per lui più un ostacolo che un vantaggio. (Tiscali)