Banco Bpm, Castagna ai dipendenti: «Con Unicredit possibili 6.000 esuberi»

Due giorni dopo l’offerta di pubblico scambio avanzata da Unicredit sulla sua banca - 10 miliardi carta contro carta - e un giorno dopo il cda che l’ha respinta, il ceo Giuseppe Castagna ha preso carta e penna e ha scritto una lettera ai dipendenti di Piazza Meda: «Destano forte preoccupazione le sinergie di costo stimate dall’offerente, pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi - mette nero su bianco e senza tanti giri di parole il banchiere -. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

“Destano forte preoccupazione le sinergie di costo stimate” da Unicredit, “pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6mila colleghe e colleghi”. (il Giornale)

Banco Bpm risponde picche all’offerta da 10,1 miliardi Unicredit, bollata come ostile, e prepara le barricate per fermare il progetto dell’ad Andrea Orcel di creare il primo polo bancario italiano e il terzo d’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’istituto milanese tira dritto sull’opa lanciata il 6 novembre su Anima, la sgr anch’essa nel mirino di Gae Aulenti: ieri piazza Meda ha depositato il prospetto in Consob e, in base all’art. (ilmessaggero.it)

Bpm, no secco a Unicredit

Unicredit lancia un’offerta pubblica di scambio (in sigla “Ops”) da 10,1 miliardi per conquistare il Banco Bpm, che la rifiuta. (Nicola Porro)

La banca milanese è colpevole di aver lanciato, all’alba di lunedì, un’offerta di acquisto sul Banco Bpm che mette in crisi il progetto di un terzo polo bancario tra Milano (Bpm) e Siena (Mps) tanto caro alla Lega. (Il Fatto Quotidiano)

L'offerta, inoltre, desta forti preoccupazioni sul piano occupazionale, mentre ridurrà l'autonomia giuridica del Banco e porterà a una minore concorrenza nel settore bancario italiano. (Italia Oggi)