In Europa sarà Il vertice delle tre "I": indecisione, irrilevanza, impotenza

In Europa sarà Il vertice delle tre I: indecisione, irrilevanza, impotenza
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LA NOTIZIA ESTERI

L'arte di non decidere: come l'Ue affronta le crisi globali con una maestria unica nel rimandare, tergiversare e non concludere nulla L’Unione Europea si avvicina al prossimo vertice con una sicurezza quasi disarmante: l’arte di non decidere, quella sì, è una delle poche cose che sa fare bene. Guerra in Ucraina, conflitto in Medio Oriente, crisi migratoria: tre fronti di fuoco, tre dossier che da mesi rimangono sul tavolo in attesa di soluzione. (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altre testate

L’Italia starebbe esercitando pressioni nei confronti dell’Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, per una verifica sull'esistenza di aree della Siria che possano essere considerate sicure per il rientro di alcune categorie di richiedenti asilo. (EuropaToday)

E tutti guardano con interesse al protocollo siglato dall’Italia con l’Albania. Sarà il contro vertice dei falchi, la riunione dei leader sovranisti decisi a imporre all’Unione europea politiche ancora più dure sull’immigrazione. (il manifesto)

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai Primi Ministri danese, Mette Frederiksen, e olandese, Dick Schoof, ha promosso una riunione informale tra alcuni degli Stati membri più interessati al dossier migratorio e in particolare al tema delle soluzioni innovative. (LA STAMPA Finanza)

Migranti e modello Albania, la carica dei Paesi Ue: chi sta con Meloni

Il Partito popolare europeo (Ppe) è convinto che il protocollo Italia-Albania sia “una soluzione innovativa”, e per questo motivo “c’è grande attenzione” ad un’iniziativa che si potrebbe immaginare di replicare. (EuNews)

Ma lo spirito di cui parla la premier è proprio quello che sta spaccando il summit ancora prima del confronto, tra le dichiarazioni dei falchi che sostengono l’Italia e chi invece lo boccia, come il francese Macron, che nega l’esistenza di un “modello Albania”. (Il Fatto Quotidiano)

A cominciare dai primi ministri socialisti Olaf Scholz e Keir Starmer, che già in più occasioni si sono espressi favorevolmente sulla bontà dell’accordo italo-albanese, ammettendo pubblicamente di guardare con grande interesse alla ricetta italica pensata dall’esecutivo di centrodestra per contrastare il traffico di esseri umani e prevenire i flussi migratori irregolari. (Nicola Porro)