Il voto in Austria divide la maggioranza, Tajani: "No a rigurgiti neonazisti"

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Today.it ESTERI

Nuove scintille nella maggioranza che sostiene il governo Meloni e ancora una volta i protagonisti sono i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, commentando il voto in Austria che ha visto la forte affermazione del partito di estrema destra Fpö, ha preso una posizione molto netta: "Credo che in Austria serva una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito delle libertà", ha detto durante un'intervista a RaiNews, aggiungendo: Le battaglie politiche si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni. (Today.it)

Su altri giornali

Persino il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, ha lasciato intendere che ci vorrà del tempo. Tutti si chiedono se alla fine darà l’incarico al partito che ha vinto le elezioni, l’estrema destra di Herbert Kickl, nonostante abbia lasciato intendere di volerlo evitare a tutti i costi. (la Repubblica)

Stava parlando ai militanti genovesi del suo partito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre l’Iran lanciava centinaia missili verso Israele che aveva a sua volta portato la guerra nel territorio libanese: “Bisogna che tutti quanti, anche l’Iran, si assuma le sue responsabilità per evitare un’escalation” Anche il presidente israeliano Netanyahu? “Tutti devono lavorare per una de-escalation”. (Il Fatto Quotidiano)

Il Fpo, il partito di destra austriaco di Herbert Kichl arrivato primo alle elezioni con il 29 per cento, è politicamente isolato. I socialisti di Spo e i popolari di Opv hanno i numeri per metterlo a terra pure a Vienna e presumibilmente lo faranno, applicando un cosiddetto “cordone sanitario” per mettere in sicurezza il sistema paese rispetto alle forze politiche estremiste. (Italia Oggi)

– Uno tsunami politico in Austria la vittoria del partito della Libertà, Fpo. Con l’Fpo hanno già governato in passato, tanto che lo stesso leader è stato ministro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E anche oggi, la democrazia è i... Ma in Europa non è così: se non vince chi dicono loro, i (presunti) progressisti e liberali insorgono e accusano il popolo. (La Verità)

Il leader della Lega, dopo le parole di Tajani sulla vittoria elettorale in Austria dell'estrema destra («Da respingere i rigurgiti neonazisti»), aveva reagito dicendo che chi diceva così poteva aver «dormito male per aver mangiato pesante». (Corriere della Sera)