Il voto in Austria divide la maggioranza, Tajani: "No a rigurgiti neonazisti"
Nuove scintille nella maggioranza che sostiene il governo Meloni e ancora una volta i protagonisti sono i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, commentando il voto in Austria che ha visto la forte affermazione del partito di estrema destra Fpö, ha preso una posizione molto netta: "Credo che in Austria serva una forma di governo a guida popolare che escluda il Partito delle libertà", ha detto durante un'intervista a RaiNews, aggiungendo: Le battaglie politiche si vincono sempre al centro per impedire che gli estremisti di destra e sinistra facciano danni. (Today.it)
Su altri giornali
Stava parlando ai militanti genovesi del suo partito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre l’Iran lanciava centinaia missili verso Israele che aveva a sua volta portato la guerra nel territorio libanese: “Bisogna che tutti quanti, anche l’Iran, si assuma le sue responsabilità per evitare un’escalation” Anche il presidente israeliano Netanyahu? “Tutti devono lavorare per una de-escalation”. (Il Fatto Quotidiano)
E con Tajani che dà consigli al Capo dello Stato austriaco, Van der Bellen, che per la verità sa già cosa fare in un momento così complicato, suggerendogli di emarginare i filonazisti, malgrado la loro vittoria nelle urne. (La Stampa)
Tutti si chiedono se alla fine darà l’incarico al partito che ha vinto le elezioni, l’estrema destra di Herbert Kickl, nonostante abbia lasciato intendere di volerlo evitare a tutti i costi. Vienna — Siamo agli albori di un lungo negoziato per la formazione di un nuovo governo in Austria (la Repubblica)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Austria, l’ultradestra si afferma alle urne ma non governerà (TV2000)
Ragione per cui anche in Austria si prospetta l'ipotesi di ricorrere per il governo alla “Grosse Koalition” alla tedesca che ha già trovato applicazione a Bruxelles (con tanto di bis) sotto la denominazione di “Maggioranza Ursula”. (Italia Oggi)
I popolari hanno ottenuto il 26,5 per cento, i socialdemocratici il 21,1, i liberali il 9, i Verdi l’8 – dunque l’estrema destra è arrivata prima e la Cancelleria le spetta di diritto. (il manifesto)