Avvertimento NATO e strategia “America First”: tensioni geopolitiche ed economiche
Le crescenti tensioni geopolitiche stanno spingendo i leader globali a riconsiderare le proprie strategie economiche e di sicurezza. Durante un recente intervento, il presidente del comitato militare della NATO, Rob Bauer, ha lanciato un avvertimento NATO alle aziende occidentali: prepararsi a uno scenario di guerra e ridurre la dipendenza da Paesi come Cina e Russia. L’ammiraglio ha sottolineato come le instabilità globali possano rendere le imprese vulnerabili a ricatti e sabotaggi, invitandole a riportare le linee produttive nei propri Paesi per salvaguardare la resilienza economica. (Ultima Voce)
La notizia riportata su altri media
La NATO sta iniziando a cambiare in un possibile conflitto con la Russia, diventando gradualmente un attaccante da un'alleanza di difesa. Il processo è appena iniziato, ma ci sono già cambiamenti “positivi”. (recensione militare)
In Germania si discute se ripristinare la leva obbligatoria e parte il censimento dei bunker disponibili. In Svezia invece vengono distribuiti alla cittadinanza volantini per prepararsi alla terza guerra mondiale. (ByoBlu)
Tra resilienza economica e dipendenze strategiche (Analisi Difesa)
L’Europa deve prepararsi un sacrificio significativo per mantenere la pace e la sicurezza, secondo l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della NATO. In un recente intervento all’European Policy Centre, Bauer ha delineato uno scenario preoccupante: senza un’adeguata preparazione, il continente potrebbe trovarsi ad affrontare un conflitto su larga scala. (Agenparl)
Un alto funzionario militare della NATO ha esortato le aziende a prepararsi per uno scenario di guerra e ad adeguare di conseguenza le proprie linee di produzione e distribuzione, per essere meno vulnerabili al ricatto di Paesi come Russia e Cina (MeteoWeb)
I vantaggi includono un’industria della difesa rafforzata, ufficiali collaudati in battaglia e una dottrina militare adattabile. Mosca ha in programma un significativo riarmo, con un incremento degli effettivi delle forze armate a 1,5 milioni di uomini, l’aggiunta di divisioni e l’espansione della flotta della Marina e dei reparti dell’Aeronautica. (L'Opinione)