Unirai critica il "Media Pluralism Monitor": strumentale, pronti a tutelare giornalisti

“Ribadiamo la necessità di una riforma della Rai che la metta al riparo dalle tentazioni di tutti i partiti, allo stesso tempo denunciamo la grave mistificazione in atto da parte di soggetti politici e gruppi editoriali concorrenti, spalleggiati da gruppi interni all’azienda, che anziché tutelare libertà e qualità del lavoro giornalistico in Rai, rilanciano il report del “Centro per il pluralismo e la libertà dei media”, realizzato da quattro docenti italiani fra i quali un aspirante consigliere d’amministrazione Rai, contemporaneamente candidato al Cda e ricorrente contro l’ attuale assetto normativo della governance del servizio pubblico”. (Primaonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Dalla riforma costituzionale che introduce il premierato alla riforma della Giustizia proposta dal Ministro Nordio, ma anche la "norma Costa" che vieta la pubblicazione di atti giudiziari, la mancanza di misure a sostegno della libertà di stampa e l'assenza di una regolamentazione sul conflitto di interessi. (QuiFinanza)

Come previsto, nel ‘Country report’ sullo stato di diritto arrivano una serie di raccomandazioni all’Italia, compresa quella di garantire fondi adeguati al servizio pubblico. Tra tutti i paesi, maglia nera all’Ungheria (Primaonline)

L’indipendenza del giornalismo italiano, in particolare quello pubblico, preoccupa le istituzioni comunitarie. (Il Sole 24 ORE)

BRUXELLES (Trentino)

Lo spazio civico continua a essere valutato come 'ristretto'. Gli stakeholder hanno riferito di attacchi verbali da parte di alcuni media e politici contro le organizzazioni, soprattutto quelle che svolgono attività umanitarie, e di episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In Italia "i giornalisti continuano ad affrontare diverse sfide nell'esercizio della loro professione" e il governo è chiamato a "proseguire l'iter legislativo sul progetto di riforma sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale e delle fonti giornalistiche, evitando ogni rischio di impatti negativi sulla libertà di stampa e garantendo che tenga conto delle norme Ue sulla tutela dei giornalisti". (Il Messaggero Veneto)