Aziz Salha, chi era l'uomo del "linciaggio di Ramallah" ucciso a Gaza: la foto con le mani insanguinate

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Guerra tra Gaza e Israele

Aziz Salha, chi era l’uomo del “linciaggio di Ramallah” ucciso a Gaza: la foto con le mani insanguinate Il 12 ottobre del 2000 partecipò all'uccisione di due soldati israeliani che per sbaglio erano entrati nella cittadina controllata dall'Anp. Dopo averli pugnalati e mutilati nella stazione di polizia, si affacciò dalla finestra mostrando le mani sporche di sangue, acclamato dalla folla. Arrestato e condannato all'ergastolo, era stato rilasciato nel 2011 (Lettera43)

Su altre fonti

Aziz Salha, uno degli autori del linciaggio di Ramallah avvenuto nell'ottobre del 2000, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza. (Sky Tg24 )

È il 12 Ottobre del 2000 ed all’epoca nei territori occupati era in corso la seconda intifada. A Gaza è stato ucciso 20 anni dopo Aziz Salha in un raid aereo nel centro della Striscia condotto dalle forze armate israelianea a Deir el Balah: era tra gli autori del linciaggio di Ramallah del 12 ottobre del 2000, in cui vennero uccisi dalla folla 2 riservisti Idf arrestati dalla polizia palestinese dopo essere entrati per sbaglio nel settore controllato dall’Autorità Nazionale. (Il Giornale d'Italia)

Secondo fonti locali, in un attacco aereo israeliano a Deir al-Balah (striscia di Gaza centrale) è stato ucciso Abdel Aziz Salha, il terrorista palestinese tristemente famoso per la foto del 12 ottobre 2000 in cui mostrava entusiasta, dalla finestra della sede della polizia palestinese, le mani macchiate di sangue dopo aver partecipato al bestiale linciaggio(israele.net)

Autore del linciaggio Ramallah ucciso in un raid a Gaza

Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del cosiddetto “linciaggio di Ramallah“, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando media palestinesi. (Il Fatto Quotidiano)

Due soldati in divisa, a bordo di un’auto civile si dirigono verso un check point dell’IDF alla periferia di Ramallah, la località dove risiedeva all’epoca Yasser Arafat. La punizione finale vent’anni dopo. (Corriere della Sera)

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