Vigili investiti a Roma, Daniele Virgili (26 anni) perde una gamba nell'incidente. La chat con il fratello: «Sto morendo»
ROMA «Sto morendo, non mi sento più le gambe». È stato lo stesso Daniele Virgili, 26 anni da compiere a dicembre, l’agente neoassunto della Polizia locale di Roma investito mercoledì sera dalla Toyota Yaris guidata da un carabiniere del Ros fuori servizio, risultato positivo all’alcol test, ad avvisare i suoi familiari della tragedia. Ha scritto al papà Maurizio e al fratello Riccardo che lo hanno chiamato e tenuto al telefono incoraggiandolo tutto il tempo mentre da Tivoli, dove risiedono, si sono precipitati sulla via Tiburtina, all’altezza della rampa del Raccordo Anulare, per assisterlo. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
Nella tarda serata di ieri, un drammatico incidente ha sconvolto la vita di tre agenti della Polizia locale di Roma Capitale. (Secolo d'Italia)
Ha subito l’amputazione della gamba sinistra uno dei tre vigili urbani travolti da un’auto a Roma ieri sera, mentre effettuavano i rilievi sul luogo di un incidente stradale. La tragedia è avvenuta ieri sera su via Tiburtina, all’altezza del ponte del Raccordo Anulare. (L'Unione Sarda.it)
Una presa di posizione netta, dopo il tragico incidente di via Tiburtina in cui l’agente di polizia locale Daniele Virgili ha perso una gamba per essere stato travolto dall’auto guidata da un carabiniere ubriaco. (Repubblica Roma)
I tre vigili urbani di Roma erano lì, impegnati nei rilievi di un incidente stradale. Almeno quella destra è stata ricostruita con un impegnativo intervento, ma la disperazione per un sogno infranto resta. (il Giornale)
Quando si è trovato sull'asfalto, sanguinante, ha creduto di morire. A raccontare i momenti tragici dell'incidente sono il fratello e il papà del giovane vigile. (Today.it)
Sono le ultime parole pronunciate al telefono prima di svenire da Daniele Virgili, l’agente della polizia locale di Roma Capitale investito da una macchina, mentre stava rilevando un incidente stradale lungo via Tiburtina all'altezza del ponte del Raccordo Anulare. (La Nuova Sardegna)