Assicurazioni, Ue avvia una procedura di infrazione sull'Italia

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La Commissione europea ha deciso di avviare procedure di infrazione verso Germania, Italia e Austria, inviando lettere di costituzione in mora per il non corretto recepimento delle disposizioni della direttiva sulla distribuzione assicurativa. Con un comunicato, Bruxelles spiega che la direttiva stabilisce requisiti minimi per la distribuzione dei prodotti assicurativi nel mercato unico al fine di garantire un livello elevato di professionalità, trasparenza e protezione dei consumatori. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Lo sottolinea la Commissione Europea che oggi, 3 ottobre, ha deferito l’Italia alla Corte UE perché non ha vietato la discriminazione in relazione alle condizioni di lavoro e l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato. (Informazione Fiscale)

Ciò ha discriminato i precari rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato, sia per le condizioni di lavoro che per quelle salariali. Secondo la Commissione Europea, sono stati fatti in Italia troppi contratti a tempo determinato nelle scuola, per personale ATA e docenti. (Ti Consiglio)

La Commissione dell’Unione Europea ha ufficialmente deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell’UE, per una questione che riguarda gli insegnanti precari della scuola italiana e i loro stipendi. La Commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia per il caso degli insegnanti precari: sarebbero troppi e troppo discriminati (Virgilio)

La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per gli stipendi troppo bassi degli insegnanti precari. (Virgilio Notizie)

Infatti, si legge nel dispositivo, la retribuzione dei docenti a tempo determinato “non prevede una progressione salariale incrementale basata sui precedenti periodi di servizio. (Collettiva.it)

La procedura d’infrazione riguarda la direttiva 1999/70/CE del Consiglio. La Commissione decide di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nel mondo della scuola. (Avanti Online)