I mercati europei peggiorano mentre si valutano gli effetti della presidenza Trump
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S&P-500 Barclays Euro / Dollaro USA oro spread Francoforte Londra Parigi FTSE Italia All-Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia Star Tenaris DiaSorin Leonardo Brunello Cucinelli Inwit Campari ERG Unicredit Credem Digital Value Buzzi Technoprobe Ariston Holding Zignago Vetro De' Longhi Alerion Clean Power (Teleborsa) - Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, mentre gli investitori hanno digerito la vittoria netta di Donald Trump contro la sua rivale democratica Kamala Harris alle elezioni presidenziali statunitensi. (Teleborsa)
Su altri giornali
La tensione si fa sentire anche sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund che si allarga oltre i 132 punti. Con l'avvio di Wall Street in Europa i listini scendono più rapidamente la china e per Milano (-2,5%) e Madrid (-2,6%) si può parlare di 'ripida discesa'. (Tuttosport)
Il Dow Jones al suono della campana schizza al 3,10% a 43.532,16 punti. Il Nasdaq ha aperto la seduta a +1,81% a 18.772,62 punti. L’S&P 500 ha segnato un rialzo dell’1,94% a 5.895,16 punti. Wall street vola. (LAPRESSE)
Mercato azionario giapponese positivo. Future sugli indici azionari europei poco mossi. (Traderlink)
"La possibilità di aggirare il Congresso aumenta il rischio di attuazione delle tariffe in caso di vittoria di Trump. Pensiamo quindi che le azioni UE probabilmente continueranno a sottoperformare rispetto alle azioni USA su base relativa. (LA STAMPA Finanza)
Chiusura in calo per le borse europee, che hanno invertito la rotta nel corso della giornata, dopo un avvio positivo. Corre invece Wall Street, dopo la vittoria di Donald Trump e dei Repubblicani nelle elezioni presidenziali americane. (Finanza.com)
Il cambiamento chiave a livello politico è il modo in cui gli Stati Uniti si rapporteranno con il resto del mondo, con maggiore eccezionalismo e isolazionismo. Il secondo cambiamento riguarderà il modo in cui verrà incanalata la spesa fiscale e l'aumento della pressione sulla Fed. (la Repubblica)