Governo: lavoratori stranieri – caporalato e flussi migratori

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Migranti

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 98 del 2 ottobre 2024, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali. Il provvedimento, nella sua prima parte, integra la disciplina dell’ingresso in Italia per motivi di lavoro, già definita – da ultimo – con il DPCM del 27 settembre 2023, sulla programmazione dei flussi per il triennio 2023-2025. (Dottrina Lavoro)

Ne parlano anche altre testate

Bentrovati. (Corriere della Sera)

Ma anche un allargamento dei casi in cui è previsto il ritiro della domanda di protezione internazionale. (il manifesto)

E il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, getta acqua sulle polemiche relative ai controlli sui cellulari dei migranti: "Ha l’unico scopo di garantire l’identificazione o la provenienza geografica". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Decreto flussi, tutte le falle: dal no ai permessi temporanei alla stretta sulle Ong

Addio “click-day” per decidere quali e quanti stranieri possono firmare un contratto a tempo con le imprese italiane. E insieme un colpo alle Ong che operano nel Mediterraneo e la destra mal sopporta, un freno alle toghe che smontano un pezzo alla volta le leggi del governo. (ilmessaggero.it)

Al protocollo, di validità quadriennale, possono aderire al protocollo le organizzazioni datoriali più rappresentative sul piano nazionale che si impegnano a verificare il rispetto dei requisiti riguardo alle domande di nulla osta al lavoro presentate dai propri associati e a conservare la relativa documentazione. (AteneoWeb)

La richiesta che nei mesi scorsi era arrivata da più parti, e soprattutto dai sindacati, di modificare la legge Bossi-Fini, non è stata presa in considerazione. Il decreto Flussi, approvato mercoledì in consiglio dei ministri, dopo un tira e molla tra i partiti di maggioranza e una lite tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e… (la Repubblica)