Siria, le milizie filo iraniane entrano nel Paese. Aumentano le vittime civili

Vatican News Continua al rialzo la conta delle vittime provocate degli scontri in Siria tra l’esercito di Bashar al-Assad e le fazioni armate guidate dai miliziani jihadisti di Hayat Tahrir al Sham, classificato come gruppo terroristico dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea. I morti sarebbero ad oggi 446, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, tra loro si contano 61 civili, 11 dei quali uccisi nelle ultime ore in raid aerei siriani e russi che hanno colpito il nord ovest siriano, compresi un campo per sfollati e la città di Idlib (Vatican News - Italiano)

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Pochi però sono pronti a scommettere sul suo futuro, tra i suoi nemici e soprattutto tra i suoi amici più cari. Bashar al-Assad affida a una foto scattata assieme al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi il tentativo di dimostrare che si trova a Damasco ed è saldamente al controllo del potere. (la Repubblica)

È la prima volta dall’inizio della guerra in Siria nel 2011 che il governo, alleato di Iran e Russia, perde completamente il controllo di questa città del nord, una dura battuta d’arresto inflitta da una coalizione di gruppi ribelli dominata dagli islamici. (LA NOTIZIA)

Ha fatto seguito il ministero della Difesa siriano annunciando che l'esercito lancerà presto un contrattacco. Continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che, dopo Aleppo, hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib provocando oltre 400 morti con i loro attacchi in Siria. (Il Giornale d'Italia)

Caos in Siria, fuga da Aleppo: Assad cerca il sostegno degli alleati

Continuano gli scontri in Siria tra l'esercito regolare e i ribelli jihadisti filo-turchi che hanno lanciato un'offensiva nel nord del Paese. Qui le truppe siriane hanno rivendicato qualche successo: "Le unita' delle nostre forze armate hanno rafforzato le linee difensive con ogni tipo di materiale e personale militare durante la notte, hanno affrontato le organizzazioni armate e hanno impedito qualsiasi avanzata". (Sky Tg24 )

Nell’intricata crisi siriana avrebbero fatto irruzione anche gli Stati Uniti: nella tarda serata del primo dicembre, infatti, caccia americani avrebbero colpito postazioni e veicoli delle milizie sciite irachene e filoiraniane che si stavano dirigendo verso Damasco per sostenere il regime di Bashar al-Assad, dopo l’offensiva dei ribelli che partita da Idlib ha portato alla presa di Aleppo. (Lettera43)

Caos in Siria, fuga da Aleppo: Assad cerca il sostegno degli alleati Roma, 2 dic. Il presidente siriano Bashar al Assad ha cercato il sostegno dei suoi alleati dopo aver perso il controllo di Aleppo, la seconda città della Siria, durante un'offensiva ribelle che ha provocato oltre 400 morti, secondo i dati dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (QUOTIDIANO NAZIONALE)