Per un problema al deorbit del secondo stadio di Crew-9, c'è un altro stop ai lanci del Falcon 9
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Il 28 settembre la capsula Dragon della missione Crew-9 è stata lanciata dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale. Si è trattato del primo lancio con astronauti mai effettuato da questa rampa, e solamente il secondo con a bordo due astronauti. A bordo della capsula c’erano solo l’astronauta americano Nick Hague, nel ruolo di comandante, e il russo Aleksandr Gorbunov come specialista di missione. (Astrospace.it)
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Dopo aver portato in orbita la navicella Crew Dragon diretta alla Stazione Spaziale Internazionale, lo stadio superiore del Falcon 9 della missione Crew-9 è ammarato nell'Oceano Pacifico, ma fuori dall'area corretta. (DDay.it)
Finalmente c'è per gli astronauti della Nasa Suni Williams e Butch Wilmore, rimasti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da oltre 100 giorni a causa dei problemi della navetta Starliner di Boeing, la possibilità di tornare sulla Terra. (il Giornale)
Dopo esser decollata sabato 28 settembre da Cape Canaveral in Florida per riportare indietro due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da giugno, Butch Wilmore e Suni Williams, la navicella spaziale Crew-9 Dragon di SpaceX, nelle scorse ore ha completato l’attracco con la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). (Sky Tg24 )
MeteoWeb Al momento non sono chiare le ragioni all’origine del problema del Falcon 9, ma i tecnici di SpaceX ritengono che riguardino l’accensione di un motore che avrebbe dovuto deorbitare lo stadio del razzo mezz’ora dopo il rilascio in orbita della navetta Crew Dragon, con a bordo gli astronauti Nick Hague e Aleksandr Gorbunov. (MeteoWeb)
L’esplorazione spaziale è una sfida complessa, dove ogni missione comporta rischi e incertezze. Le missioni verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), richiedono una pianificazione meticolosa e una tecnologia all’avanguardia. (CUENEWS | Space)
Una volta scarico, il secondo stadio si è staccato e ha iniziato le normali manovre per il recupero nell’Oceano Pacifico, ma invece di atterrare sulla piattaforma mobile, come accade solitamente, è finito per inabissarsi in un’area distante da quella designata. (Global Science)