Clamoroso Dazn, vuole portare in tribunale gli abbonati al pezzotto: i dettagli
Notizie calcio. I legali di Dazn — la pay-tv del calcio e del basket — sono già al lavoro. Vogliono ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete della procura di Catania e, se ci riusciranno, anche dai singoli “sportivi” che hanno visto illegalmente le partite. Come si legge su Repubblica, Dazn busserà alla porta dei magistrati catanesi chiedendo i nomi di chiunque abbia guardato le gare aggirando il suo abbonamento. (CalcioNapoli24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il celebre "Pezzotto" è da tempo nel mirino delle autorità italiane e Dazn, oggi licenziatario della Serie A, si prepara a una mossa estrema che riguarderà direttamente gli utenti illegali. (Calciomercato.com)
Sono 11 le persone arrestate dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, nell’ambito dell’operazione “Taken Down” finalizzata allo smantellamento della più grande rete di streaming illegale a livello internazionale, che ha visto impegnati 207 operatori della Polizia Postale e ben 102 indagati, 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e 14 in Olanda, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia. (ondanews)
Bruxelles – La pirateria online continua a piacere agli europei, con una media per persona di dieci accessi al mese a contenuti illegali online. Gli italiani si distinguono per rispetto della proprietà intellettuale, registrando al contrario la media più bassa in Ue. (EuNews)
DAZN porta in tribunale gli abbonati al Pezzotto. La decisione arriva in seguito all’operazione della Polizia Postale contro la pirateria televisiva, che ha portato al blocco di 22 milioni di utenti in Italia e in altri sette paesi. (Stadionews.it)
La retata della procura di Catania sullo streaming illegale potrebbe avere conseguenze storiche. L’operazione che in Italia e in altri sei paesi europei ha portato allo smantellamento di una rete con 22 milioni di utenti può diventare l’apripista per una causa per danni. (Open)
La corsa ai contenuti illegali online non si ferma ma, nel quadro Europeo, l’Italia va controtendenza e si classifica tra i Paesi dell’Ue più virtuosi. Il tutto grazie a un numero minore di accessi a contenuti illegali online calcolati per persona e al mese. (Il Sole 24 ORE)