Roccella contestata a Roma, non riesce a fare l’intervento agli Stati generali della natalità. “Sicura della solidarietà da sinistra”

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

La ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità, Eugenia Roccella, è stata contestata a Roma, tanto da non riuscire a pronunciare il suo intervento. Quando la ministra ha iniziato a parlare agli Stati generali della natalità all'Auditorium della Conciliazione di Roma un gruppo di giovani l'ha subito interrotta al grido di "Sul mio corpo decido io" e "Vergogna, vergogna". La ministra ha commentato dal palco: "Nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, anzi siamo qui proprio perché oggi le donne non decidono fino in fondo del proprio corpo, se possono avere figli". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Valditara esprime piena solidarietà alla ministra Roccella contestata 09 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Un convegno che nasceva già divisivo, per i temi trattati, è diventato teatro di una contestazione senza confronto. Che ha portato all'intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della premier Giorgia Meloni in solidarietà alla ministra Roccella. (L'HuffPost)

Lo ha fatto con parole decise, condannando la "censura" imposta con aggressività dai contestatori. "Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella". (ilGiornale.it)

Un gruppo di studentesse provenienti da diverse parti d’Italia, insieme al movimento transfemminista Aracne, ha urlato slogan del tipo "Sul mio corpo decido io" e "Vergogna, vergogna", impedendo così alla ministra di parlare dal palco dell'Auditorium della Conciliazione di Roma (Liberoquotidiano.it)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella per esprimerle solidarietà per quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della natalità, sottolineando che: "Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La ministra della Famiglia ha lasciato il palco tra i fischi e lo slogan 'Sul mio corpo decido io' “La contestazione alla Roccella? Mi è dispiaciuto, solidarietà al ministro”. Così la premier Giorgia Meloni lasciando il Senato al termine della celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. (LAPRESSE)