Napoli, il 19enne che ha ucciso per sbaglio l’amico resta in carcere: “Inverosimile che abbia trovato la pistola per strada”
Il giudice non crede alla ricostruzione di Renato Caiafa, il 19enne di Napoli che avrebbe ucciso per sbaglio l’amico fraterno 18enne Arcangelo Correra ‘scarrellando’ una pistola Beretta modello 92, calibro 9×21, con il caricatore maggiorato a 26 colpi. Trovata per strada, dice il ragazzo, in piazza Sedil Capuano, dove è avvenuto lo sparo, alle cinque di mattina di sabato scorso. Il magistrato usa tre volte la parola “inverosimile” in dieci pagine. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Arcangelo Correa aveva appena compiuto 18 anni. Era un ragazzo come tanti, senza precedenti penali eppure, il 9 novembre, un colpo di pistola alla testa gli ha strappato via la vita. (Panorama)
PUBBLICITA Napoli.I funerali di Arcangelo Correra si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre alle 15, nella chiesa di Santa Caterina Formiello, nel cuore di Forcella, e che si trova poco distante dal punto esatto in cui è stato ucciso. (Cronache della Campania)
«Dai, spara!». Sorridevano, mentre gli altri amici guardavano nella loro direzione. (napoli.corriere.it)
Il gip non ha convalidato il fermo per Renato Caiafa ma ha disposto il carcere: la sua versione e quella degli amici vengono ritenute inverosimili, per il giudice l'arma era già in possesso dei giovani. (Fanpage.it)
È il contenuto dell'ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per Caiafa. Nel racconto agli inquirenti il giovane arrestato riferisce «di essersi reso conto che si trattava di un'arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra». (ilmessaggero.it)
Secondo quanto raccontato agli inquirenti, Caiafa ha riferito «di essersi reso conto che si trattava di un’arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra». (L'Unione Sarda.it)