La doccia fredda con un comunicato. Ore 14: l’annuncio della direzione: "Esuberi e addio all’integrativo"

Una doccia fredda, annunciata da giorni e che, paradossalmente proprio per questo, fa ancora più male ad una provincia, ad una storia che comincia anni fa quando Vezio Bertoni nel 1920 fonda a Copparo Berco, piccola impresa di riparazioni di macchine agricole, che cresce, si espande oltre i confini della nostra provincia e dell’Emilia-Romagna. Lavorare alla Berco era come vincere un terno al lotto. (il Resto del Carlino)

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Copparo. Diversi esponenti delle forze di maggioranza e opposizione fanno subito sentire la propria voce, sono i candidati alle regionali per il Pd Marcella Zappaterra ed Enrico Bassi oltre alla giunta di Copparo e al sindaco Fabrizio Pagnoni. (Estense.com)

A dichiararlo, con riferimento ai 550 esuberi di Berco (480 a Copparo e 70 a Castelfranco Veneto), è il senatore di Alleanza Verdi Sinistra Tino Magni che, sul caso dell’azienda copparese, ha presentato un’interrogazione ai ministri del lavoro e del made in Italy firmata anche dalla senatrice del Pd ed ex segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. (Estense.com)

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Berco annuncia esuberi, tremano i dipendenti di Castelfranco

La forte preoccupazione dei sindacati, che hanno comunicato quanto richiesto dall’azienda ieri nelle assemblee coi lavoratori, è stata resa nota nella conferenza stampa convocata nella saletta sindacale a Copparo, presenti le Rsu interne e le segreterie provinciali con Stefano Bondi, segretario della Fiom-Cgil di Ferrara, Patrizio Marzola della Fim-Cisl, Alberto Finessi della Uilm-Uil. (La Nuova Ferrara)

La comunicazione è arrivata a poche ore dai licenziamenti collettivi messi in atto dalla Regal Rexnord di Masi Torello (sempre Ferrara). (il manifesto)

Berco, azienda specializzata a livello mondiale nella produzione di sottocarri, ha annunciato esuberi e revisione del contratto integrativo. Sono 550 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro tra la sede di Copparo in provincia di Ferrara che conta circa 1.200 dipendenti e quella di Castelfranco con circa 150 operai. (La Tribuna di Treviso)