Piazza pro-Ue, qualcosa non torna: a chi abbiamo pagato hotel e biglietti?
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Non si placano le polemiche sulla manifestazione per l’Europa di Repubblica, convocata da Michele Serra e misteriosamente pagata dai contribuenti tramite il Comune di Roma nonostante fosse una piazza “di parte”, stracolma di esponenti dell’opposizione ed evidentemente “di sinistra”. Anche Carlo Calenda, che pure aveva risposto all’appello dell’amaca di Rep, è rimasto sconvolto dallo scoprire dei circa 270 mila euro spesi dal Campidoglio – attraverso la partecipata Zètema – per l’organizzazione di «Una Piazza per l’Europa»: “Il finanziamento della manifestazione a Piazza del Popolo di sabato scorso da parte del Comune di Roma secondo me non è giusto. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri media
Stava diventando un caso nel caso, quello delle piazze rivali tra i fu giallorosa. Un altro intoppo, per il centrosinistra che per ora esiste solo come vaga area politica. (Il Fatto Quotidiano)
Una piazza per l'Europa, protesta di Potere al Popolo in Campidoglio: "No al riarmo nel nostro nome" 21 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)
"C'è stata una interpretazione sbagliata: non è che il promotore era Michele Serra e noi siamo diventati l'organizzatore: Serra ha lanciato un appello, che è stato fatto proprio da Roma Capitale e dai sindaci e si è generata una manifestazione". (Fanpage.it)
Le manifestazioni per l'Europa sono sempre più un caso politico. I finanziamenti per la piazza di Roma del 15 marzo e per le già convocate iniziative di Bologna e Firenze del 6 aprile infiammano il dibattito. (il Giornale)
Due le notizie: la prima è che Fratelli d’Italia ha pronto un esposto contro i sindaci che utilizzano soldi della collettività per eventi politici; la seconda è che il sindaco di Bologna, il dem Matteo Lepore, ha spostato di un giorno la piazzata “pacifista”, pardon la piazza, dal 5 al 6 aprile. (Liberoquotidiano.it)
Sbagliare è umano, perseverare è Roberto Gualtieri. Fino a ieri pomeriggio, il Sindaco di Roma era misteriosamente sparito (un caso per Chi l’ha visto?), o – se c’era – stava attuando la ben nota strategia dell’opossum: fingersi morto, proprio come fa il simpatico marsupiale, nella speranza di essere ignorato dai predatori. (Liberoquotidiano.it)