Ci siamo imbucati alla lunga notte di Bagnaia e Martín a Barcellona, che ha ucciso il finto buonismo: campioni rimbalzati, la verità nel privé
Non c’è niente, in MotoGP, come la festa di fine anno per capire il paddock e la sua gente. Una sorta di Notte del Giudizio in cui, invece di avere la possibilità commettere i crimini più efferati una volta all’anno come nella fantasia di James DeMonaco, si può fare festa sul serio, mettendo da parte l’ossessione per le corse con tutte le rinunce che la ricerca del risultato comporta. (MOW)
Ne parlano anche altri giornali
Piange e si batte le mani sul casco, mentre il muretto e il box esplodono insieme a quello sventolìo della bandiera a scacchi che saluta il suo terzo posto. Ha vinto Bagnaia, è vero, e anche Marquez è già passato, ma per Jorge Martin quella bandiera a scacchi significa solo e soltanto una cosa: è lui il campione del Mondo 2024. (Quotidiano Sportivo)
Uno spagnolo che pare nato a Napoli, Bologna o Livorno; un italiano che pare un moschettiere francese. (Giorgio Terruzzi) È difficile talvolta scegliere un eroe, fare il tifo, discriminare. (Corriere della Sera)
Pecco si è fatto passare una penna e non ci ha pensato un secondo: «Sposare Maria!». Giovedì a Barcellona, dopo la conferenza stampa dei piloti, a Bagnaia è stato chiesto di scrivere su un foglio cosa avrebbe dovuto fare il suo rivale Jorge Martin nel caso in cui avesse vinto il Mondiale. (Corriere della Sera)
"Più di così non si poteva fare" (inSella)
Fonte: ANSA MotoGP 2024, Jorge Martin campione del mondo: le pagelle del GP Barcellona Il duello finale tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia ha visto, alla fine, lo spagnolo festeggiare con due terzi posti sul tracciato di Montmeló. (Virgilio)
Puoi uscire a testa alta e con uno stato d'animo sereno... (Sky Sport)